a cura di Avv. Gianfranco Gallo

Assistenza Legale da Moto

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La tutela del motociclista consumatore

11/02/2023

Cari motociclisti,

commentiamo oggi una sentenza della Cassazione che interviene in un'ipotesi tutt'altro che infrequente: un malcapitato motociclista acquista una moto (nel caso specifico una Norton Commando) e si trova a subire una serie di avarie, per porre rimedio alle quali si rivolge alla concessionaria e richiede, ottiene ed accetta una serie di riparazioni che si rivelano inutili.

Il motociclita si rivolge al Tribunale (che gli da ragione in primo grado) per ottenere la risoluzione del contratto (e quindi la restituzione del prezzo pagato).

La Corte d'Appello (in seconda istanza), respinge la domanda argomentando che il cliente aveva "accettato" le riparazioni e si era quindi precluso la possibilità di chiedere la risoluzione.

La Suprema Corte, con sentenza 25417/22 del 26/08/2022 risolve la questione stabilendo che, a norma dell'art 130 Codice del Consumo, il cliente/motociclista può legittimamente richiedere la risoluzione del contratto (e la restituzione del prezzo pagato) ove ricorra una delle seguenti ipotesi:

la riparazione o la sostituzione siano impossibili o eccessivamente onerose;
il venditore non abbia provveduto alle stesse in un congruo termine;
esse abbiano arrecato notevoli inconvenienti al compratore.

In poche parole: se anche il compratore ha accettato le riparazioni, ma le stesse non hanno risolto il problema, rimane la possibilità di richiedere la risoluzione del contratto e la restituzione del prezzo pagato.