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Colle del Gran San Bernardo
Colle del Gran San Bernardo Valle d'Aosta (Italia)
Uno dei percorsi più godibili delle Alpi occidentali, inserito in uno splendido contesto ambientale, caratterizzato da strade di buona dimensione, pendenze rilevanti e numerose curve policentriche. Discretamente impegnativo.
La strada è poco trafficata a partire dal bivio per il traforo del Gran S. Bernardo.
Gian Michele Antonino
Il Colle del Gran San Bernardo (Col du Grand Saint-Bernard in francese, Col di Gran Sèn Bernar in valdostano, Grosser St. Bernhard in tedesco) è un valico alpino delle Alpi Pennine, tra Italia e Svizzera, a quota 2.473 m s.l.m., all'interno delle Alpi del Grand Combin, ad est delle Alpi del Monte Bianco, collegando l'italiana valle del Gran San Bernardo (Aosta) con la svizzera valle d'Entremont (Martigny), con la cima del passo posta in territorio svizzero.
Fin dai tempi dell'Impero romano, quando sul colle venne edificato il tempio dedicato a Giove Pennino, donde l'antico nome "Col de Mont Iuppiter", poi "Col de Mons Joux", il valico costituì un'importante via di comunicazione attraverso le Alpi.
Sul versante italiano, il valico è unito al fondovalle da una comoda strada che sale da Aosta (la statale n. 27), frequentata da mezzi pesanti.
Poco prima dell'abitato di Saint-Rhémy-en-Bosses la strada si sdoppia. Da un lato si entra in una strada protetta da paravalanghe che conduce al traforo, consentendo di attraversare il confine italo-svizzero in qualsiasi stagione.
Dall'altra la strada ordinaria sale ripidamente per circa 15 km fino al colle, dal quale si può godere della vista di un piccolo lago, gelato fino a primavera inoltrata, e di panorami sulle montagne circostanti.
A causa della elevata quota, e di conseguenza del clima piuttosto rigido, il colle rimane chiuso da metà ottobre al 31 di maggio.
Nel momento della riapertura solitamente devono ancora essere utilizzati i mezzi spazzaneve per liberare la strada.
Dal 1920 al 1957 si è disputata la gara automobilistica "Aosta-Gran San Bernardo". È stata ripresa nel 2002.
Giancarlo Mascolo
La strada è poco trafficata a partire dal bivio per il traforo del Gran S. Bernardo.
Gian Michele Antonino
Il Colle del Gran San Bernardo (Col du Grand Saint-Bernard in francese, Col di Gran Sèn Bernar in valdostano, Grosser St. Bernhard in tedesco) è un valico alpino delle Alpi Pennine, tra Italia e Svizzera, a quota 2.473 m s.l.m., all'interno delle Alpi del Grand Combin, ad est delle Alpi del Monte Bianco, collegando l'italiana valle del Gran San Bernardo (Aosta) con la svizzera valle d'Entremont (Martigny), con la cima del passo posta in territorio svizzero.
Fin dai tempi dell'Impero romano, quando sul colle venne edificato il tempio dedicato a Giove Pennino, donde l'antico nome "Col de Mont Iuppiter", poi "Col de Mons Joux", il valico costituì un'importante via di comunicazione attraverso le Alpi.
Sul versante italiano, il valico è unito al fondovalle da una comoda strada che sale da Aosta (la statale n. 27), frequentata da mezzi pesanti.
Poco prima dell'abitato di Saint-Rhémy-en-Bosses la strada si sdoppia. Da un lato si entra in una strada protetta da paravalanghe che conduce al traforo, consentendo di attraversare il confine italo-svizzero in qualsiasi stagione.
Dall'altra la strada ordinaria sale ripidamente per circa 15 km fino al colle, dal quale si può godere della vista di un piccolo lago, gelato fino a primavera inoltrata, e di panorami sulle montagne circostanti.
A causa della elevata quota, e di conseguenza del clima piuttosto rigido, il colle rimane chiuso da metà ottobre al 31 di maggio.
Nel momento della riapertura solitamente devono ancora essere utilizzati i mezzi spazzaneve per liberare la strada.
Dal 1920 al 1957 si è disputata la gara automobilistica "Aosta-Gran San Bernardo". È stata ripresa nel 2002.
Giancarlo Mascolo
Scheda tecnica:
Passo a 2.473 mt slm alle coordinate N45.868913 E7.170921
Da Nord: Bourg-Saint-Pierre a Sud: Etroubles
Pochi tornanti su Asfalto - Difficoltà: Discreta (62/100)
100 bikers hanno già percorso questa strada.
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Grazie al contributo di:
Tiziana Beltramo, Andrea Lora Moretto, Gian Michele Antonino, Giancarlo Mascolo
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