Per chi ama alternare all'asfalto anche un po' di sterrato leggero, panorami fantastici e luoghi di una bellezza rara.
L'itinerario parte, convenzionalmente, dal Colle di Nava, quindi è praticabile in giornata, sia da chi parte dal basso Piemonte sia da chi parte dalla Liguria occidentale. È fortemente consigliata una bella giornata estiva di sole.
Si parte con un colle non proprio semplice, sia per il fondo, sia per la sua tortuosità: il San Bernardo di Mendatica. Se il fondo non è asciutto... vai piano.
Giunti a San Bernardo, il Colle del Garezzo è indicato, comunque, giunti al ristorante non si svolta subito a destra per Monesi ma si prosegue ancora per una decina di metri, quindi si svolta a destra sulla SP2, a salire per una stradina stretta che presto diventa sterrata.
Dopo circa 6 km, arrivati al Colle del Garezzo ci infiliamo, a destra, nella breve galleria e ne usciamo per proseguire per tre km e mezzo sulla stessa strada fino al Passo della Guardia dove, seguendo l'indicazione per Triora, dovremo svoltare stretto stretto a sinistra. Dopo pochi km l'asfalto, così com'era scomparso, riappare e ci preannuncia l'imminente arrivo a Triora. "Uno dei più bei borghi d'Italia", si auto promuove e... è vero. Una sosta è d'obbligo, magari per pranzo.
Ripartiamo seguendo le indicazioni per Realdo e, da lì, dopo aver attraversato la frazione, ormai su una stretta stradina asfaltata, non possiamo più sbagliare, seguiamo per Baisse de Sanson, mentre la strada, a tratti sempre più lunghi, diventa sterrata.
Giunti al cartello che indica il colle, la strada si innesta in una dorsale delle Alpi Marittime sterrate che unisce La Brigue al Pas du Tanarel (Passo di Tanarello). Noi prendiamo a sinistra e, dopo poche decine di metri, subito a destra, scendendo attraverso il Bosco di Sanson per 4 km, ancora su sterrato, fino al Col Linaire, che ci lasciamo sulla destra, per poi proseguire ancora per altri 8 km, con viste sulla valle da togliere il fiato, fino al Santuario di Notre Dame des Fontaines, che ci apparirà insieme all'asfalto, visto da dietro, sulla nostra sinistra. Anche qui, se non l'avete ancora visto, una sosta per quanto breve è d'obbligo, per ammirare gli affreschi all'interno.
Da qui a Briga (La Brigue, sì, era italiana, come un po' tutta la zona) il tratto è breve ma molto divertente, su una strada ben asfaltata, liscia e abbastanza ampia.
Poi, chi verso nord, chi verso sud, si prende la D6204, il Tenda, e si torna a casa.
PS: Le foto riguardano solo Triora, La Baisse de Sanson e Notre Dame des Fontaines perché... altre non ne ho fatte.
Tratti su sterrato.