Itinerario
proposto da Mario Giachino
Tra Frejus e Hyères (con pochi turisti)
Un fine settimana ben assolato, a dicembre, come ormai capita spesso. I passi più alti sono chiusi ma il mondo è pieno di Strade da Moto fantastiche: la difficoltà è la scelta.
Questa volta ho deciso di puntare a sud ovest, Francia del sud, per la precisione il dipartimento del Var, per visitare quelle Strade da Moto che, in altre stagioni dell'anno, non sono adatte al mototurismo perché il traffico degli auto-pullman-camper-turisti non ci lascia spazio.
Per arrivarci devo attraversare le Alpi al mattino, quando sono ancora fredde ma il tunnel del Tenda mi aiuterà a limitare i danni.
Alle dieci sono davanti al semaforo del tunnel. Il contatore dei minuti che mancano al verde segna 24. Il termometro, invece, zero.
Meno male che mi sono vestito con molti strati.
Come al solito, superato il tunnel verso la Francia, soprattutto al mattino, si entra in un altro mondo, fatto di sole e asfalto asciutto. La discesa a Breil diventa il riscaldamento per la salita a Sospel: sempre divertentissima.
Giunto a Mentone, lo ammetto, ho preso l'autostrada per uscirne a Frejus, dove ha inizio e fine il nostro itinerario. Al ritorno, invece, ho fatto ancora un po' di Strade da Moto, prima di prendere l'autostrada a Mandelieu la Napoule.
Ma veniamo all'itinerario: inizio e fine a Frejus e pernottamento a Hyères.
Lo so anch'io che tra Frejus e Hyères c'è un'ora di strada ma... ci sono anche un sacco di alternative... una più bella dell'altra. Le strade che riporto sono quelle che ho percorso tra ieri e oggi ma... non abbiate paura di sbagliare: l'unica conseguenza sarebbe quella di scoprirne di altre... magari anche più belle. D'altra parte, la Provenza è tutta incantevole.
Da Frejus seguiamo le indicazioni per Saint Tropez, Sainte Maxime e Draguignan, finché, a una rotonda, non vediamo l'indicazione per la D7, verso Draguignan e, soprattutto, Les Issambres par Col du Bugnon.
La strada si fa man mano più interessante e, giunti in cima (si fa per dire) al colle, anche il panorama inizia a richiamare la nostra attenzione. La discesa è spettacolare, proprio come l'arrivo al mare e il tratto di costa fino a Saint Tropez. Un incanto.
Arrivati a Saint Tropez proseguite diritto finché non arriverete alla piccola rotonda dov'è indicata, a destra, Ramatuelle e la Route des plages.
Come dice il nome, su questa strada sono molte le possibilità di raggiungere magnifiche spiagge. Non è stagione di bagni, lo so, però qui parliamo di spiagge lontane dalle città, ottimi posti per rilassarsi un po', anche d'inverno.
Giunti quasi a Ramatuelle, alla rotonda non entriamo in paese ma seguiamo le indicazioni per La Croix Valmer e ci prepariamo a piegare, per qualche km, come se non ci fosse un domani.
Non arriveremo a La Croix Valmer, poco prima svolteremo a sinistra sulla D93, seguendo l'indicazione Le Village e poco dopo, alla rotonda, terremo la destra, sempre per Le Village.
Attraversiamo una zona di campi coltivati a vigne e aziende agricole per poi ritornare al mare e raggiungere Cavalaire sur Mer.
Da qui iniziamo a salire e a intravedere, a sinistra, la bellezza del golfo di Hyères. Meglio: non vediamo il golfo ma lo intuiamo, proprio di fronte alle isole.
Procediamo fino a Le Lavandou e Bormes les Mimosas, su strade che man mano tornano alla normalità.
Fino a Hyères c'è poco da vedere ma, arrivati in città, se avanza un po' di tempo, vale la pena di impegnarlo con un giretto nel centro storico.
Poi, però, dirigetevi a sud, verso il porto turistico di Hyères, volendo proseguite fino all'imbarcadero per l'isola di Porquerolles... chissà che non vi venga voglia di farci un giro. Magari domattina...
Io sono tornato indietro e ho trovato un bell'alberghetto proprio di fianco al porto, che mi ha permesso di posare la moto nel parcheggio chiuso e, dopo un po' di riposo, di andare a piedi a cenare in uno dei tanti locali aperti proprio nel porto. L'hotel si chiama La Potinière ed è proprio sulla spiaggia a fianco del porto.
Serata davanti a un ottimo bisteccone che ha interrotto (ma solo per una mezz'ora) la mia dieta, poi a nanna.
Il ritorno, dopo una sostanziosa colazione, sempre nel porto, prevede di ripercorrere la stessa strada fino quasi a Bormes les Mimosas, dove troveremo una rotonda che, andando a sinistra, ci porterà sulla D98 verso Saint Tropez. Di li a poco incontreremo il Col de Gratteloup e svoltando nella strada che c'è immediatamente prima, a destra, ci spariamo altri quattro colli: Caguo Ven, Landon, Barral e Canadel. Niente di impegnativo, sia ben chiaro, solo una trentina di km tra boschi e panorami, su stradine strette strette... meravigliose.
Poi rientriamo sulla strada principale, la D98 che ci aveva portato al Gratteloup. Proseguendo diritto al Gratteloup avremmo fatto molto prima ma ci saremmo persi qualcosa.
La D98 ci porterà fino a Port Cogolin, dove seguiremo le indicazioni per Sainte-Maxim, ricalcando la strada fatta ieri.
Questa volta, però, non passeremo dall'interno (Route du Col du Bugnon) ma proseguiremo diritto, sulla costa. Raggiungeremo Saint Aygulf e, da qui, Frejus, dove l'itinerario termina.
Due suggerimenti per tornare in Italia: per la via breve, dal Col de Testanier, oppure per la via più lunga, percorrendo la D559 fino alla fine del Var, in entrambi i casi, fino quasi a Mandelieu la Napoule, poi da lì, considerato che inizia a fare buio presto... via, in autostrada.