Itinerario
proposto da Maurizio Ceschi
Da Bolzano a Livigno e ritorno
Gita in alta quota di una giornata .
Partenza di buon mattino da Bolzano , si percorre velocemente la superstrada fino a Merano per poi immettersi nella lunga e trafficata val Venosta , in estate assalita da turisti germanici , camper , camion e pure i trattori non mancano. Si attraversano parecchi paesi , con semafori e rotonde , di conseguenza la media è bassa e non è neppure molto divertente fino al bivio di Spondigna , da qui incomincia la salita del primo passo della giornata , il mitico passo Stelvio . Anche in luglio e agosto ,di mattina, il fresco si fa sentire ma in confronto alla calura della valle è un piacevole refrigerio. Raggiunta la cima dopo 47 tornanti lo spettacolo è veramente unico , scendendo verso Bormio dopo solo un paio di km raggiunta la casa cantoniera, volendo , si può deviare a destra per andare a vedere il passo Umbrail , confine svizzero, per le foto di rito ( si perde solo un paio di minuti). Tornando sulla statale dello Stelvio ci aspettano 54 tornanti in rapida successione fino a Bormio , qualche centinaio di metri prima del paese si svolta a sinistra per Livigno , la strada non è molto ripida le curve sono dolci , l'asfalto buono ed il tutto invita a dare gas e tenere una andatura allegra ( prudenza nell'attraversamento dei 3-4 paesini che si incontrano) fino al passo del Foscagno. Qui siamo ancora in Italia ma troviamo un controllo doganale con tanto di sbarra e guardia di finanza , i controlli non sono severi in entrata ma lo sono in uscita in quanto Livigno è zona extradoganale con prezzi vantaggiosi per benzina , sigarette , liquori , profumi ecc.
Passato il controllo , prima una lunga discesa e poi in salita si raggiunge il passo Eira , ultimo valico prima di raggiungere in rapida discesa e ampi tornati il sorridente pesino di Livigno , paradiso dello shopping.
Qui la fermata per il pranzo è d'obbligo , cucina tipica valtellinese , pizzoccheri , bresaola o polenta con formaggio-funghi e selvaggina. Da non perdere il gelato alla famosissima centrale del latte di Livigno a nord del paese.
Dopo il meritato riposo , il pieno di benzina e vari acquisti... si riparte per tornare a Bolzano ma scendendo verso Poschiavo , raggiungendo il passo forcola di Livigno. Ad attenderci , prima il controllo della finanza italiana e dopo pochi km il confine svizzero .Passato il confine si svolta subito a destra e si sale al passo Bernina con panorami maestosi , il ghiacciaio , il lago, il trenino rosso che ci passa a fianco e l'antico ospizio , una volta gestito dai frati ora carissimo hotel...
La strada impeccabile ed il poco traffico ci permetterebbe di correre come in pista ma la famosa nomea della polizia svizzera ci fa desistere immediatamente e si prosegue rigorosamente entro i limiti stabiliti raggiungendo i paesini di Samedan , prima e Zernez poi , percorrendo una magnifica strada quasi pianeggiante tra boschi e campi curati come campi da golf.
A Zernez si svolta a destra e si sale attraverso il selvaggio parco nazionale fino a raggiungere il tunnel a pagamento che ci riporterebbe a Livigno attraverso il passo del Gallo ( questa strada si può tenere in considerazione se il tempo è poco o se si vuole accorciarla di circa 60km , pedaggio per le moto €.12,00 a tratta , attenzione il tunnel è stretto , con fondo bagnato , freddissimo e lungo, regolamentato da semaforo a senso unico alternato)
Proseguendo invece diritti si raggiunge il Fourn pass e si scende in val Mustair per poi arrivare al valico di frontiera di Tubre che ci riporta in Alto Adige. Pochi km e si arriva alla più piccola città d'Italia , Glorenza , caratteristica perché ancora completamente cinta dalle vecchie mura che formano un quadrato perfetto. Ancora qualche km e si ritorna sulla statale della val Venosta , si raggiunge Spondigna e si ripercorre tutta la valle percorsa di mattina , fino a Bolzano.
Deviazioni:
da Samedan , dopo il passo Bernina , in meno di 10km si arriva a San Moritz , merita una visita , attenti che vi fanno pagare anche l'aria che respirate!
Da Glorenza , dopo il confine di Tubre, in meno di 15 minuti si raggiunge il lago di Resia , una foto di rito con il campanile che svetta dalle acque del lago è d'obbligo.
Saliscendi ripetuti con dislivelli oltre 2000 mt e più di 150 tornanti.
La sera ci si sente un po' stanchi.