Armando Perlini Armando Perlini

Itinerario

proposto da Armando Perlini partecipa a Itinerando 2023

Il 19/07/2023 Armando Perlini ci ha proposto questo itinerario da 90 Km da percorrere in poche ore.

Itinerando 2023, ma che cavo vuoi? Il giro e il cavo(lo)...storia da Altroquando...

19/07/2023

SCHEDA TECNICA GIRO

Dati generali

Note tecniche

Note economiche

MOTO BMW F850GS

 

 

KM. PERCORSI

90

 

TEMPO TOTALE (ore)

1:30

 

CONSUMO TOTALE (litri)

Non rilevato

 

CONSUMO MEDIO (litri/km)

Non rilevato

 

VELOCITÀ MEDIA (km/ora)

Non rilevato

 

EQUIPAGGIO (N/P)

1/2

 

PERCORRENZA 1° GIORNO (km)

90

 

TEMPO PERC DI GG/TOT DI GG

1:30/11:00

 

SPESA TOTALE

 

 

GIORNATA

Ok…è partito motoitenerando e allora organizzo un percorso…naturalmente in alta quota per godere di un po’ di fresco viste le temperature sahariane della pianura Padana; come sempre un giro ad anello che comprende alcuni passi e posti un po’ “sconosciuti” al grande pubblico.

Al solito, per i giri nel reggiano, prendo come punto di riferimento l’uscita del casello autostradale Terre di Canossa – Campegine (A1) per comune comodità.

Partiamo ore 8:00 e ci sono già 26°C, siamo solo noi, unico equipaggio e attrezzati anche di colazione al sacco, acqua in ghiaccio, autonomia residua della moto oltre i 370 km. (non occorre il pieno), foto del foglio 2023 e si va…

Primo tratto rapido fino a Montecchio Emilia, la solita fola dell’autovelox, il tutor, ecc. e poi si comincia a salire; stamattina mi sento particolarmente in forma alla guida e pennello rapidamente, una dietro l’altra le curve a velocità costante, nessuna rimostranza da dietro su velocità e inclinazione…solo la certezza di avere già 4°C in meno rispetto alla partenza…

Percorriamo tutto il tratto di Val d’Enza fino a raggiungere Vetto…colazione tranquilla al fresco, 30 min. di pausa comoda, non c’è fretta, e si riparte per una nuova strada…

Lasciamo la SP che da Vetto porta a Castelnovo né Monti e tagliamo a destra verso Ramiseto, si comincia a scendere un po’ e la strada è larga con belle curve e tornanti sempre larghi…un piacere…la mia guida procede sempre fluida…divertente…si comincia a risalire e si percorre un tratto di crinale fino a Ramiseto, la strada è sempre piacevole e, ora, panoramica non avendo ostacoli alla vista…

Da Ramiseto si prosegue verso il passo del Lagastrello e il panorama rimane sempre interessante; altrettanto interessante pare la corsa della frizione che diventa sempre più corta…comincio ad avere qualche sospetto…comunque proseguiamo…qualche km. prima del Lagastrello c’è una gara di motocross con la strada invasa da camper, roulotte, tende di assistenza, auto, ecc. insomma un traffico che non ti aspetti…pochi km. e si giunge all’incrocio per il passo…la leva frizione mi da una corsa sempre più breve…all’incrocio non riesco a ingranare la prima e resto in seconda…riparto e dopo 6÷700 m. arrivo al passo…pausa…

Faccio la regolazione della frizione…la leva torna normale…provo un paio di volte la corsa e…stack…!!! Il cavo della frizione si rompe…

Azzzz…e tutto un treno di maleparole…soprattutto dal fatto che al tagliando dei 30.000 km. mi è stato sistemato il cavo della frizione (in fattura c’è) e a 45.000 km. si spezza nel mezzo…non ho parole…un cavo che dura solo 15.000 km. non si è mai visto…ma anche 45.000 km. non si è mai visto…ma conosco già la risposta, è una parte soggetta ad usura…mi diranno…non ci stiamo mica noi nel cavo, magari era già difettoso,…classica risposta del…

Si avvicina un biker “intutato” (io li chiamo così i piloti da strada domenicale) e chiede cos’è successo…spiego la situazione e chiedo se nei paraggi qualcuno mi può aiutare…ma la risposta è stata – non prende neanche il cellulare qui…e poi di domenica…io ho rotto uno stivaletto…- si allontana, mentre lo fa rifletto, e mi domando se sia venuto per un aiuto concreto, per carità ben accetto ma non obbligatorio, o per farsi compatire del suo povero stivaletto rotto che, per inciso, non avrebbe pregiudicato il suo rientro o la prosecuzione del giro…vabbè…lasciamo stare…intanto ci rilassiamo un attimo per riorganizzare le idee…in fondo è fresco e non si sta malaccio…

Dopo un po’ di riflessione, e memore dei miei trascorsi da “mezzo meccanico”, comincio a smontare il carter di protezione del punto d’innesto del cavo frizione per capire il punto di rottura…magari, come spesso accade, è vicino al leveraggio e qualcosa si riesce a fare…forse…

Mentre armeggio con i vari attrezzi si avvicina una coppia di motociclisti, lui aspetto tipico da biker, lei più sbarazzina e sportiva, Andrea e Stefania si chiamano, e hanno una Tracer Yamaha, mi aspettavo una Harley, come minimo…ma l’apparenza inganna…ci fermiamo a parlare e cerchiamo di ragionare in due sul da farsi…dopo poco ci viene in soccorso Luciana (la mia zavorrina) e dice…- ma se andate dove ci sono tutti quei crossisti magari un meccanico per un aiuto c’è…- allora, per una volta, faccio lo zavorrino, e Andrea si offre di accompagnarmi là…arriviamo in zona…e comincio a chiedere…il primo mi risponde che non ha cavi in quanto lui ha tutto idraulico – prova più avanti mi dice – vabbé…arrivo da un altro mentre si stava mangiando un piatto di pasta e mi dice che di meccanica non ne sa nulla, dal retrocamper spunta un ragazzetto di 13÷14 anni, forse il figlio del tipo, e mi risponde – hai rotto la frizione? E mò so’ ca**i tuoi…- l’ho guardato malissimo…se avessi avuto la vista a raggi laser l’avrei incenerito all’istante…lui e la sua moto da saltimbanco…il (forse) padre mi risponde di cercare un meccanico che si chiama…..(non lo dico)…e di cercare il suo furgone…

Ok…una dritta finalmente…!!

Arrivo da sto’ benedetto furgone…e mi rispondono (sempre spiegando la situazione) che il meccanico forse è su, alla pista, che sta facendo assistenza alle moto in gara…

Bene…torno indietro e mi avvio verso l’ingresso alla pista…mentre Andrea, ormai, finisce la benzina a furia di fare su e giù con la moto…

Arrivo al pseudo ingresso…trovo due attempati signori ottenebrati nell’udito dal rumore dei motori da gara che non capiscono assolutamente niente di quello che dico…in buona sostanza se voglio salire, indipendentemente da quello che devo fare, c’è da pagare il biglietto d’ingresso…grottesco…”non ci resta che piangere”…

Forse per farmi capire avrei dovuto avere la mia testa in mano…non so…mi è sembrata una conversazione assurda…spiegavo quello che mi era successo e loro mi rispondevano – ma con chi sei…? – gli chiedevo se su c’era il meccanico “tal dei tali” e loro rispondevano – ma la squadra…?- assurdo…credo in vita mia di non essermi mai sentito in un momento così assurdo…lascio stare…mi confronto con Andrea al quale, sempre i due attempati, gli hanno chiesto il biglietto per potersi girare con la moto nel piazzale…lasciamo perdere…torniamo indietro…

È evidente che dagli “agonisti” non c’è da aspettarsi nessun tipo di spirito motociclistico (similmente all’intutato che per primo si era sincerato del nostro status)…e mi auguro di non trovare mai uno di loro “bisognoso” di meccanico lungo la mia strada…non era poi così difficile…magari qualcuno mi accompagnava su e avremmo risolto…invece, come detto dal ragazzetto impudente “ca**i tuoi…” Bene…mettiamo nel sacco dell’esperienza…anche questa…

Si torna al passo…con le pive nel sacco…con le nostre rispettive zavorrine che ci guardavano, al racconto dei fatti, con gli occhi sgranati…non credevano alle loro orecchie…

Cerchiamo d’improvvisare un cavo con quello che ho a bordo della moto…ma niente da fare…lo sforzo richiesto è enorme per tirare la leva…lasciamo stare…

Si avvicina anche il gestore del track-food in loco per capire se poteva dare una mano…ma, anche lui, una volta constatato il tipo di danno ha consigliato di rimettere in moto la moto e inserire la marcia in movimento per tornare indietro…

Ipotesi già presa in considerazione ma poco caldeggiata da Luciana…

Un attimo di relax e sono le 12:30 e poi si prova con il tentativo di avvio “ingranato”…

Montiamo sulla moto…spintarella e non appena viene inserita la marcia la moto si spegne…non prende gas…nulla…ci riprovo…ma niente…probabilmente il cambio elettroassistito con una marea di switch e sensori non “sente” la frizione e manda in protezione il motore…iniziativa lodevole…ma di fatto si è, e si resta, a piedi…

Pace e bene…mi sa che è arrivato il momento del carro attrezzi e di tutti i disagi conseguenti, cosa che avrei assolutamente voluto evitare,…ma come lo chiamo…? Il segnale non prende quassù…sento il tipo, gentilissimo, del track-food…mi dice di andare 500÷700 metri più a valle e lì troverò campo…

Parto a piedi, stavolta, per sbollire un po’…Andrea è con me…e mentre vado sembro un rabdomante alla ricerca dell’acqua…su, giù, destra, sinistra, niente segnale…finalmente un flebile segno…una “tacca”…siiii…!!! Telefono a un conoscente che fa servizio recupero moto, magari ha voglia di lavorare…niente…il sabato e la domenica non ha voglia…allora chiamo mamma BMW…seri, professionali come sempre, mi dicono di rimanere in zona per eventuali comunicazioni fino al momento della conferma della presa in carico…

Passano circa 15 minuti e mi arriva sms con tutte le varie descrizioni e a seguire telefonata del soccorso stradale che mi chiede dove mi trovo…

Spiego tutto, riferisco che spostandomi alla moto non ci sarebbe più stato segnale e mi conferma l’arrivo verso le 14:30-45…ottimo…

Ritorno al passo…sposto la moto in una posizione più comoda al carico e facciamo due chiacchiere con i nostri nuovi amici conosciuti per caso…

Si sta bene l’aria, per fortuna, è fresca e all’ombra ci sono 24-25°C non è male…in fondo nella “sfiga” ci siamo trovati con due splendide persone e l’ambiente non era malaccio…in fondo chissenefrega…è andato a pallino il giro, pazienza…lo rifaremo…l’importante è che non siamo rimasti in strada in mezzo al nulla…

Arriva il carro attrezzi…scende Pasqualino che si presenta, una splendida persona, ha manovrato subito preparato il mezzo per il carico e aiutato da me ha caricato la moto…ci salutiamo con Andrea e Stefania (non li ringrazieremo mai abbastanza per la disponibilità) che hanno mostrato il vero spirito del motociclista e montiamo sul carro attrezzi assieme a Pasqualino…

Viaggio un po’ lunghino e impariamo dall’esperto che i recuperi più frequenti sono moto BMW (al 1° posto), Yamaha e Ducati sul podio…però!…penso tra me e me…ci sono due marche che le moto, diciamo, non proprio le regalano…arriviamo al ricovero…purtroppo il concessionario prenderà in carico il giorno dopo la moto (oggi è giustamente chiuso) e quindi in taxi raggiungiamo la stazione ferroviaria…Pontremoli-Parma in treno al fresco, poi, ancora taxi, Parma casa…

Ore 19:00 la gita è finita…siamo nella fornace della bassa reggiana ben 38°C…e domani sentiremo l’officina autorizzata.

Completo il resoconto con l’esito dell’officina autorizzata BMW…per i curiosi…

Chiamo alle 9:30 ma il lunedì aprono alle 15:00…vabbè…

Richiamo alle 15:30…

Mi risponde l’addetto officina, gentile, cordiale, e mi chiede cos’ha la moto…filo frizione rotto, dico…risposta… - non so bene quando sarà pronta devo ordinare il pezzo, ci sono problemi con i ricambi, 15 giorni…!!! – ma scherziamo…? 15 giorni per cambiare un cavo frizione…? Ma siamo impazziti…??? Sono rimasto per strada non sono venuto lì perché mi piace…o avevo voglia di cambiare un cavo…sono in emergenza…niente…dicono che mi richiamano…

Un’ora, due ore…non chiama nessuno…

Chiamo l’assistenza clienti BMW, cordiali e professionali, come sempre, ma ahimé tirano l’acqua al loro mulino…spiego con molta gentilezza che si tratta di un caso di emergenza e che, quanto meno, dovrebbero attivarsi celermente…immaginiamo che fossimo in viaggio…da qualche parte…come si fa…? Vacanza rovinata…? Niente moto sostitutiva (neanche proposta), niente proposta di rimborso spese…niente di niente…e, infine, il servizio clienti interviene con dei richiami ai concessionari dopo sette giorni che la moto è là…ferma…insomma, pagare una moto non meno di €.20.000,00 con punte oltre i 30.000,00 €. e rimanere a piedi per un danno che doveva essere stato riparato qualche tempo prima…e avere un servizio così…beh…preferisco mille volte una cinesata tipo Benelli che costa poco e se proprio non va più la butto via…e rimangono abbastanza quattrini per comprarne altre due di moto uguali…insomma…assistenza migliorabile…soprattutto nei tempi…

Ma vabbè, siamo “sboroni”, ci piace spendere un fiume di soldi nella BMW che a mio parere, ormai, ha solo il nome ed ha perso la bussola di quello che davvero era…un tempo…

Anche il soccorritore ha confermato, e parliamo di esperienza sul campo non ciance, che la maggior parte dei recuperi sono su BMW…in particolare gli ultimi modelli tempestati di elettronica…

Aspetteremo la moto…, quando sarà pronta, speriamo entro la fine del concorso o dell’anno, chissà,…intanto mi godo la Benelli…meno “status symbol” ma più concreta…

Morale della gita…

Confermo quello che ho scritto nella mia presentazione con la tangibile prova che dimostra, e mi spiace confermarlo, come gli utilizzatori di moto a scopi “adrenalinici” (con il dovuto rispetto per tutti, ovvio) sebbene siano prodighi di saluti lungo la strada e facciano gli amiconi quando devono sfoggiare le “performance” al punto di arrivo sono, essenzialmente, cacciatori di emozioni forti che nulla hanno a che fare con lo spirito del motociclista “vero”, quello che si mette in moto per il gusto di sentirsi libero, di andare dove gli pare e come gli pare con ogni tempo, quello che non si deve preoccupare se ha o non ha coperto tutta la superficie della gomma in curve funamboliche o che deve dimostrare di essere il più veloce, ecco, questo è il mio motopensiero…ed oggi posso dire di aver visto entrambe le facce della stessa medaglia…ora ho davvero le idee più chiare…

PS: aggiornamento riparazione. Moto consegnata sabato 29/07 dopo varie pressioni al servizio clienti di casa madre...il meccanico, almeno fino a mercoledì, non sapeva se e quando sarebbe arrivato il cavo; probabilmente è stato sollecitato "dall'alto"; comunque problema risolto. Costo della riparazione €.130,00.


La mappa

Le tappe

A
B
C
Nota: Quando i passi sono chiusi, Google Maps non permette di passarci, quindi fuori stagione la mappa apparirà priva del percorso o con itinerari molto più lunghi.
Siamo in attesa che Google Maps integri la possibilità di creare mappe visualizzabili tutto l'anno.