Ponte di Ferragosto. Quattro giorni. Tre di questi verranno impiegati per una fuga in moto verso la Francia, meta l'Alta Savoia. Giro in solitaria.
Parto da casa presto al mattino (anche se meno di quanto avrei voluto) e prima delle 10:00 sono già al Colle del Gran San Bernardo. La "levataccia" è premiata da un arietta frizzante e un cielo limpido che si specchia, così come i monti e l'ospizio, nel laghetto del passo. Un caffé, quattro chiacchiere con un simpatico gallese che a bordo di un Honda Cub è giunto al passo dal nord del Galles: un grande!
Discesa verso valle e svolta verso Verbier per salire alla Croix de Coeur, passo che collega Verbier a Riddes che avevo già percorso anni fa quando il versante di Riddes presentava 8 km di sterrato impegnativo che, recentemente, è stato asfaltato e percorso in discesa da una tappa del Giro d'Italia 2023. L'asfalto non è dei migliori, per essere in Svizzera, ma la strada è percorribile tranquillamente.
Un po' di chilometri di trasferimento, con l'attenzione al tachimetro perché gli svizzeri sono fiscali e severi con i limiti di velocità e arriva il momento di salire al Pas de Morgins, valico di frontiera con la Francia, ed entrare in Alta Savoia.
Dopo un pranzo a base di salade de chèvre chaud, piatto tipico a base di formaggio morbido di capra, discendo la Val d'Abondance per salire al Col du Grand Taillet e da lì deviare per la strada a fondo chiuso che conduce al Col de Tréchauffé e al vicino belvedere, splendido balcone sul Lago di Ginevra (Lac Leman) e sulle cittadine termali francesi che vi si specchiano: Thonon les Bains ed Évian les Bains.
Il percorso prosegue tornando al Col du Grand Taillet per scendere nella valle della Dranse di Morzine, passare da La Vernaz e per belle strade poco trafficate raggiungere Lullin e salire al Col du Feu per continuare, da buon collezionista di colli, passando per Col des Arces, Col des Moises, Col de Cou, Col de Terramont quindi proseguire verso Taninges.
Sulla strada vengo attirato da un cartello: "Pont du Diable". Piccola deviazione e sosta per fotografare questo ponte che sovrasta una stretta e profonda gola sul fiume Giffre. Qualcuno sta facendo un bagno rinfrescante e dei tuffi dalle rocce sulla riva. Peccato non avere portato il costume. Proseguo verso il Col de Châtillon sur Cluses, nei pressi del quale ho trovato una Chambre d'Hôtes dove pernottare, non prima di un'ottima cena in cima alla Croix d'Agy, centro di sci nordico sullo spartiacque tra le valli dell'Arve e del Giffre.