Si può fare un itinerario sulle strade del Rally di Montecarlo escludendo il mitico Col de Turini?
Domanda retorica, la risposta è ovviamente "no", anche se inizialmente avevo pensato di non includerlo poiché l'avevo già percorso più volte. Redarguito dai compagni di viaggio, ecco pronta la terza e ultima tappa.
Partiamo dall'entroterra nizzardo nella valle del Var, da Castagniers dove abbiamo pernottato, e subito ci inerpichiamo verso la Croix de Fer/Col de l'Olivier per poi tornare verso il Col d'Aspremont e il Col de Châteauneuf de Contes e, passando per Châteauneuf-Ville Vielle (che sembra un gioco di parole, Castelnuovo-Città Vecchia) saliamo in direzione Peira-Cava passando per il Col du Savel e per il Col Saint-Roch. Giunti alla Baisse de la Cabanette abbandoniamo la strada che conduce al Col de Tourini: non è ancora il momento di affrontarlo, prima un po' di mare!
Pas de l'Escous, Col de l'Orme (Lucéram), Col de l'Ablé e Col de Braus sono, in rapida sequenza, le strade da moto che ci portano alla discesa verso Nizza passando da L'Escarène e dal Col de Nice.
L'attraversamento della periferia di Nizza, caotica come tutte le periferie delle città, è il tributo da pagare per lo spettacolo che andremo a goderci percorrendo la Grand Corniche, la più alta delle tre strade che collegano la città simbolo della Costa Azzurra a Mentone, famosa per il film di Alfred Hitchcock, Caccia al ladro, con Cary Grant e Grace Kelly, quest'ultima, nel frattempo diventata Principessa Grace di Monaco, proprio su queste curve perse la vita, anni dopo, in un incidente d’auto.
Sulla Grand Corniche percorriamo ben tre "strade da moto": Col de Villefranche, Col des Quatre Chemins e Col d' Èze godendo dello spettacolare panorama sul mare, su Villefranche sur mer, sul promontorio di Cap Ferrat e sul principato di Monaco. Una visita al "Pricipaute" ci poteva anche stare, sono anni che avrei voglia di percorrere in moto le strade che formano il circuito più caratteristico della Formula 1, ma il GP si era svolto giusto la settimana precedente, non avevo idea di come avrei trovato le strade.
Sopra al Principato percorriamo il Col de Guerre e saliamo al Col de Saint-Pancrace e poi su fino ai 925 m del Col de la Madone de Gorbio sempre con magnifica vista sul mare. La ricerca del pranzo ci porta a visitare il borgo di Sainte-Agnès, adagiato sulle alture di confine con l'Italia, risalente al XI secolo e considerato uno dei borghi medievali più belli di Francia. Sainte-Agnès, inoltre, ospita l'ultimo forte prima del mare della piccola linea Maginot, scavato nella roccia, costruito nei primi anni '30 (1932-1936) e utilizzato per la difesa dei confini francesi dall'avanzata italiana nella seconda guerra mondiale.
La discesa da Sainte-Agnès ci porta al Col de Garde e alla Gajessa, sopra Mentone, e da lì ci inoltriamo nell'entroterra verso Sospel (attraverso il Col d'Erc). Da Sospel la salita al Col de Turini è sempre emozionante, con i tornanti iconici e il pensiero che va alle immagini invernali del rally. L'arrivo in cima è un altro tuffo nelle atmosfere del rally di Montecarlo, manca solo la neve e fa decisamente più caldo.
L'itinerario si conclude passando da La Colmiane / Col Saint Martin per raggiungere la valle della Tinée e salire al Col de la Lombarde e da lì rientrare in Italia.