Itinerario

Partenza presto anche stamane perchè il tempo ci dedica mezza giornata di sole e poi mezza tra acqua e freddo. Partiamo dalla locanda alla volta di Aquila con rifornimento in città visto i prezzi in giro. Appena dopo Aquila prendiamole indicazioni per Ovindoli e Rocca di Cambio. La strada inizia a salire e ci fa attraversare un manto di nuvole che stando basse nascondevano il sole. Dopo qualche curva spunta il sole e ci si apre il mare di nuvole sotto di noi, spettacolo. Salendo arriviamo ad un bivio dove sia a destra che a sinistra le indicazioni portano a Rocca di Cambio, consulto la mappa, si gira a destra e si sale tra i boschi, strada bella anche se umida e dopo qualche curva ecco il primo valico. Rocca è un paesino piccolo passiamo in moto nella stradina lastricata di sanpietrini. Scendiamo e caffè a Rocca di Mezzo e chiediamo per il lago di Sirente, la storia dice che sia un laghetto formatosi dalla caduta di un meteorite documentata anche da Costantino il grande prima della battaglia di Ponte Milvio. Appena usciti da Rocca di Mezzo si devia a sinistra per Secinaro, strada molto bella immersa nel verde ai piedi del monte Sirente, il valico è a pochi km da Rocca e il cratere poco più avanti nella piana. La strada è soggetta ad attraversamento di cervi e cinghiali ma noi purtroppo non vediamo nulla. Ritorniamo sui nostri passi e direzioni Ovindoli, bel paesino prima scendere nella piana Marsica. Rientriamo nel grigiore delle nuvole ma agli occhi uno sprazzo di bellezza cè lo regala Celano con il suo borgo e il suo castello. Scendiamo e la piana ci delude molto, grigia, incolta e sporca. Prendiamo la strada, gentilmente accompagnati da un netturbino, per Gioia dei marsi e li saliamo fino al passo del Rigugio del Diavolo e nel parco di Lazio - Abruzzo e Molise e patria dell'orso marsicano. Come ultimamente capita siamo soli, nel vero senso della parola, il cartello arancione che indica presenza orsi fa capolino ogni tanto, il tempo ingrigisce e la temperatura scende. Dopo una curva, ci blocchiamo perchè una volpe è ferma e ci gurda, scendiamo e ci viene quasi vicino incuriosita e poi scappa. Riprendiamo verso Barrea e il passo Acero ma l'acqua scende a catinelle e quindi tute addosso e via verso il lago, scartiamo passo acero e prendiamo , dopo il lago la strada per il lago di Scanno e le gole del Sagittario. Scanno bellissimo paesino, curioso come sia stato edificato perchè sembra San francisco in versione abruzzese, il lago è molto carino ma da padrone fanno le gole del Sagittario, spettacolo della natura. Scendiamo verso Anversa degli abruzzi e deviamo a sinistra per Cocullo, dove fanno la festa delle serpi, pausa cappuccio perchè si gela e dopo la pausa la pioggia ricomincia a scendere e nel bar ( cappuccio 1 euro ) facciamo due chiacchere con i vecchi del paese. Riprendiamo e direzione Valico di forca Caruso e poi ritorniamo indietro per Castel Subequo e Castel di Ieri, bei paesini dove comunque il terremoto ha lasciato il suo ricordo. Continuando la strada passiamo per Stiffe ma è tardi e siamo infreddoliti e rinunciamo la visita alle grotte , che sarà spunto per tornare in abruzzo, quindi si riprende la strada per Aquila sotto la pioggia e tra il trafico, ma il pensiero della Amatriciana che ci aspetta ci rincuora