Quest'anno abbiamo affrontato con il consueto gruppo della Liguria alcuni passi delle alpi Francesi tra le quali anche l'Iseran che con i suoi 2770 metri di altezza è appunto il "tetto d'Europa". Quest'anno eravamo in 7 moto tra le quali due Falconi degli anni 60 e uno Scrambler 650 bicilindrico che si sono comportate egregiamente. Sono stati tre giorni intensi e pieni di emozioni (il quarto solo per il viaggio di ritorno) tra curve e panorami mozzafiato che vale la pena di raccontare.
1° giorno: Verona - Moncenisio - Susa. Dopo 400 km di noiosa autostrada siamo arrivati nel bellissimo paesino di Moncenisio a 1500metri slm. La strada che lo collega a Susa è stretta e piena di tornanti ma molto bella.Mangiato ottimamente nella polenteria del paese nonostante il caldo e poi la prima capatina in Francia verso il Moncenisio. Sosta lungo strada per foto e riposino sull'erba. Pernottamento a Susa.
2° giorno: Susa - Sestrière. Da Susa sul Moncenisio verso l'Iseran. Sosta d'obbligo per foto di gruppo e souvenir vari. Ritorno per la stessa strada e proseguimento per Montvernier un colle descritto come la settima meraviglia ma che in realtà ci ha lasciato un pò delusi, sosta pranzo. Proseguimento per il colle du Telegraph e poi a seguire Galibier e Lautaret. strada ottima, poco traffico, giornata limpida.. fino alle 17 circa quando il cielo si oscura.. dal Lautaret fino all'albergo a Cesana sotto il diluvio.. ci siamo un pò persi, alcuni fermi sotto una tettoia, altri al distributore.. Monginevro sotto la pioggia e finalmente in albergo.. fradici Mangiato come lupi e poi nanna..
3° giorno: Sestrière - Acqui Terme. Ripartiti da Sestrière con il sole e aria frizzante dopo il diluvio della sera prima verso il Monginevro e poi verso l'Izoard, un'altra ambita meta del tour che si sarebbe svolto dopo pochi giorni e da lì verso il passo dell'Agnello. Dopo la sosta per il pranzo abbiamo purtroppo dovuto lasciare il fresco.. volevamo fare il colle di Sampeyre e altri lì vicino ma purtroppo il maltempo ci ha costretto a rinunciare.. salvo poi cuocerci letteralmente in pianura fino a Acqui Terme.
Il 4° giorno è stato solo di ritorno.. causa impegni lavorativi.. comunque i passi, le strade, i panorami incontrati sono di una bellezza indescrivibile a parole.. sicuramente vale la pena tornarci, naturalmente in moto.
Rispettare i limiti di velocità. Utilizzare giubbotto rifrangente e guanti omologati (quelli con il motociclista) che sono d'obbligo, e volendo acquistare anche il kit per il test alcolico.