Il Monferrato è meta di viaggi e di panorami sempre eccezionali, sia che riguardino le più blasonate zone delle Langhe che la zona circostante l'antica capitale del Monferrato, prima sotto i Paleologi, e poi con i Gonzaga, Casale Monferrato.
Il nostro itinerario prevede la partenza dal ponte che attraversa il fiume Po a Crescentino, (SP 02) cittadina fulcro tra la pianura vercellese e la collina monferrina e da qui si procede dritti in direzione Brusasco, e quindi Cavagnolo. Giunti all'incrocio con la SP 590 si svolta a sinistra, e con un occhio ai nuovi autovelox, si procede lungo l percorso, ricco di frazioni dai nomi inaspettati (Stazione, Pirenta, Cavallo Bianco, Cavallo Grigio...) dislivelli e curve ammiccanti sino al bivio con la SP22 in direzione di S. Anna. da cui ancora si procede sino al bivio con la SP34, ove si svolta a sinistra. Dopo aver percorso in discesa una serie di belle curve ci addentriamo in un tratto più pianeggiante e veloce ma molto godibile. Arriviamo alla rotonda dove proseguiamo con la SP22C su una strada bella, con curvoni veloci, inframmezzati da piccoli paesi, che regala molta libertà, sino a Castell'Alfero. Nel paese non ènecessario transitarvi, ma se abbiamo voglia di fare colazione, la piazza del paese è qualcosa di sorprendente, sia per gli edifici che la compongono, che per lo spazio, architettonico. Se è aperto, una sosta al caffè del Conte Amico, che si trova nella piazza principale, è consigliabile e vi metterà certo di buon umore. Un ristorante molto blasonato, si trova subito nei pressi, ma se ci fermiamo al ristorante, il mare oggi non lo vedremo.
Continuiamo l'itinerario sino ad intersecare la SP457 svoltando a destra e procedendo sino a Stazione Portacomaro, e poi svoltando a destra sulla SP26 in direzione Castello di Annone. Dopo averlo passato si svolterà a destra sulla SP27 in direzione Rocchetta Tanaro, Cortiglione, Incisa Scapaccino in un divertente tratto viario sino a Nizza Monferrato. Passata la città è bello il percorso in uscita della SP456 che costeggia un bellissimo anfiteatro di vigne lungo una strada godibile ed emozionante e ci porta sino ad Acqui Terme. Da qui proseguiamo il tragitto della SP456, che passando per Ovada e per Rossiglione, Campo Ligure e Masone (il paese merita una sosta per la bellezza degli edifici) attraverso un percorso tortuoso immerso nei boschi ci porta sino al colle del Turchino. L'arrivo al colle èun po' inaspettato perchè si arriva subito dopo aver passtao la galleria. Da qui si può ammirare il mar Ligure e poi buttarsi nei bei tornanti sino a Voltri. Noi ci siamo fermati a mangiare a Mele, in una piccola trattoria "U Gigiun" dove abbiamo apprezzato una cucina buona e genuina.
Per far ritorno a casa, a seconda del tempo a disposizione, si può prendere l'A26 in direzione Gravellona-Toce e ritornare velocemente sui nostri passi, oppure se invece abbiamo ancora voglia di emozioni, possiamo percorrere la strada del Turchino in senso opposto e poi giunti in sommità deviare per il passo del Faiallo, splendido percorso in alta quota sulle alpi liguri, con panorami mozzafiato sulla costa e le vallate circostanti. La parte del percorso in sommità è da percorrere con una certa attenzione per via di chi la utilizza come un circuito e della presenza di ciclisti, amanti del deltaplano, ecc. Il contesto naturalistico è indimenticabile. Procediamo poi in direzione del Sassello lungo una strada più stretta ma divertente. Da qui punteremo in direzione di Acqui Terme per percorrere il percorso in direzione opposta rispetto all'andata.
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