Itinerario
proposto da Fabio
Colle della Maddalena - Bonette - Lombarda
Questo giro lo avevo programmato all'inizio dell'estate ma il ritardo dell'apertura del Col de La Bonette (causa neve) e poi vari impegni me lo hanno impedito. Oggi era aperto. Oggi ero libero.
Oggi il giro non è governato dal "cazzeggio", come mi piace fare, oggi il giro è rigido e non lascia spazio a nessuna divagazione eventuale, i km sono tanti e tre passi sono impegnativi.
Parto da Genova molto presto perchè non volevo fare tardi la sera e arrivo a Mondovì con l'autostrada, per giungere a Vinadio e fare una meritata colazione. Alle 10.30 sono già alla Maddalena: poca gente, temperatura mite, in difetto alle previsioni, e un cielo terso come quest'anno non avevo ancora visto in questo Passo. Viaggiando da solo, come preferisco, mi fermo poco e viaggio tranquillo, lasciando spazio solo a qualche caffè e foto ricordo.
Scendo dalla Maddalena e giunto a Jausiers svolto a sinistra direzione Nizza e poco dopo trovo il cartello elettronico che mi indica che il Col de La Bonette è aperto (vorrei vedere). L'ascesa alla Bonette è molto impegnativa con tornanti a gomito con una strada stretta e trafficata ma è talmente bella che si dimentica ogni fatica. La prima parte è boschiva e colorata con prati colorati di fiori. Dopo qualche kilometro il paesaggio si fa più aspro, la vegetazione tende a ridursi e si apre verso le montagne. Il tracciato resta divertente con curve strette ma godibile con un pò di attenzione considerato l'altissimo numero di ciclisti e turisti che la percorrono. Da qui si arriva all'ultimo tratto stradale: cambia tutto. Siamo a 2800 mt. Il serpentone di asfalto corre in mezzo a terra nera, un ambiente quasi lunare, strano, magnetico. Alla fine si percorre il periplo della cima, e nel breve rettilineo tutti posteggiati a fare foto al panorama impagabile. Arrivano i ciclisti alla spicciolata, facce stravolte e qualcuno, a ragione, esulta come avesse appena fatto un gol. Li capisco, Un'pò li invidio, poi mi giro e guardi la mia moto posteggiata....no grazie, meglio in moto, tutta la vita.
E' la prima volta che arrivo alla Bonette, ne ho sempre sentito parlare e oggi, in una splendida giornata di sole ci sono arrivato, con l'aria frizzante che mi ricorda che sono su una delle strade più alte d'Europa. La mia sensazione è di un posto bellissimo, ma anche di un "non luogo", col fascino di qualcosa di meraviglioso e impalpabile, dove ognuno giunge per uno scopo: quello di esserci arrivato, per poi andarsene con qualcosa da raccontare a sè stesso.
L'itinerario prevede ora la discesa dall'altro lato ed è, a dir poco, meravigliosa. Nessuna macchina, nè moto, tanto da sentirmi quasi solo. La strada non è larga ma lascia vedere curve e spazi e mi posso permettere anche una discreta velocità. Non è difficile ma le curve a gomito chiamano la tecnica e alla fine mi diverto. Dal fondo valle percorro la strada per Nizza fino a Isola dove mi fermo a mangiare qualcosa e comprarmi il pane al cioccolato che adoro. Piccola pausa e via per Isola 2000. Dopo una serie ciclica di tornanti stretti e relativamente lenti si giunge ad un tracciato veloce e largo e dopo 6 ore di moto, quasi continua, capisco che forse sono stanco. Giungo in cima al Colle della Lombarda. Sole stupendo e aria quasi calda. Ora mi riposo perchè la discesa a Vinadio prevede curve strette. La percorro con tutta la calma possibile, voglio godermi questa giornata bellissima, e non ho fretta di tornare. Anche qui il paesaggio è bellissimo, a tratti incantevole. Arrivo a Vinadio, caffè nel Bar sopra il distributore e poi a ritroso a Mondovì con una bellissima campagna settembrina e nuvole che sembrano dipinte. A Varazze invece piove....