Ho sognato avventure in moto per il mondo che probabilmente non farò mai, ma a volte non ti accorgi che ci sono emozioni anche vicino a casa.
Questo giro è la copia di un itinerario scoperto in questo sito, e ringrazio il “collega”, perché è stata una gita davvero avventurosa e quanto mai spettacolare dal punto di vista paesagistico.
Parto da Genova con un caldo ancora opprimente e vado direzione La Spezia. Esco a Carrodano e mi dirigo verso Aulla. Da qui prendo l’indicazione per il Passo del Cerreto. Salendo incontro molti bivi con indicazioni “Strade del Vino Toscano” e rimango incuriosito, ma oggi ho un altro obiettivo.
La strada per il Cerreto è molto bella, con curve agili e veloci alternate a tornanti secchi e impegnativi, ma il bello doveva ancora venire. Arrivo al Passo e vado a vedere Cerreto Laghi. Torno indietro e mi fermo a mangiare nel Ristorante in piazza.
Uscendo ricordo del percorso consigliato sul sito e non avendo navigatore domando a qualche motociclista in piazza.
La discesa verso Reggio Emilia mi piace ancor di più che la salita del Cerreto, più tecnica e divertente. Arrivo alla rotonda e prendo per Collagna e, come indicato, prima del Palazzo del Comune bivio a sinistra.
Inizia l’ascesa al Passo della Scalucchia. Il paesaggio è intimamente country, la strada è stretta, è vero, ma è dolce, e si gode in tranquillità, non crea particolare ansie da attenzione. Lo spazio si apre, i colori sono veramente magnifici, sembra essere milioni di kilometri lontani dalla civiltà, un paesaggio senza un linguaggio preciso, da percorrere in un solo fiato senza fermarsi. Superato i paese di Valbona lo spettacolo non cambia, ti accompagna un mare d’erba in ogni dove.
La discesa non è altrettanto bella ma comunque godibile, sempre a velocità controllata perché il fondo è sconnesso, la strada stretta e la visibilità scarsa. In una curva quasi succede l’irreparabile. Meno male che andavo piano, non credevo ai miei occhi: una mandria di 5 o 6 cavalli allo stato brado che mi venivano incontro a passo spedito, ed uno anche in contromano! Di questo ho preso la targa e lo denunzio.!!!!
Dopo questa avventura inaspettata continuo il percorso e giungo al Passo del Lagastrello. La strada ora si allarga e diventa bella ma ad un certo punto…..ancora cavalli!!!! Tranquilli, stavolta passeggiano lungo la strada, sono i veri padroni del luogo e bloccano il traffico alle macchine.
Percorrendo la strada noto numerosi escrementi sull’asfalto, testimone di presenza massiva e costante degli equini. Raggiungo anche il Passo del Lagastrello col suo invaso artificiale.
Da qui prendo per Aulla, una bella discesa che tortuosa e divertente.