Quando puoi arrivarci in 2 ore..... ma ce ne metti 8.
Noi motozingari siamo così: vedi una foto, scopri una strada e..... accendi la moto, ma cerchi il modo di fare quante più curve possibili. Questo itinerario, come quasi tutti i miei, è fattibile in un giorno, ma non sarebbe male dividerlo in 2 giorni per divertirsi a scoprire maggiormente la cucina e le attrazioni locali.
Il mio giro parte da Castelnuovo don Bosco e raggiunge velocemente il confine francese in autostrada (A32 del Frejus), si esce a Bardonecchia e si prosegue per la frazione Melezet. Da qui inizia la salita al Colle della Scala (Col de l'Echelle), un passo minore e poco trafficato che ci porta in Francia a Nevache. La strada prosegue verso valle, fino a ricongiungersi con la discesa dal Passo del Monginevro che prosegue verso Briancon. Raggiungiamo la città dopo essere passati sotto i forti posti a guardia del confine: Fort des Salettes e Fort des Tetes. Attraversata Briancon, o dopo una sosta in un bistrot o una visita turistica, si ritorna a salire verso il Col du Lautaret e poi Col du Galibier. Consiglio una sosta pranzo al Hôtel-Restaurant des Glaciers all'inizio del passo Galibier vero e proprio, l'Hamburger "Le montagnard" vale la sosta. Il Galibier scollina poi verso il versante di Modane, ma prima ci attende un passo più dolce e scorrevole, il Col du Telegraphe. Arrivati a valle non ci resta che seguire le indicazioni verso Saint-Michel de Maurienne, Saint-Jean de Maurienne e infine Montvernier. I "Lacets di Montvernier" sono la meta del nostro tour: si tratta di 17 tornanti strettissimi di una strada altrettanto strettissima, roba che se incontro una moto larga quanto la Yamato non ci passiamo... Si sale quindi ad andatura polleggiata fino in cima al ripido costone di roccia che sovrasta la vallata e si contempla il panorama più che cercare le pieghe. Sosta fotografica consigliata è la Chapelle de la Balme, minuscola chiesetta sull'orlo del costone , da raggiungere a piedi per ammirare lo strapiombo ed i laghetti a fondovalle. Il paesello di Montvernier in se non ha particolari attrazioni turistiche, se non la classica vasca/abbeveratoio in cui mettere i piedi in ammollo per rinfrancarsi dai Km e dal calore del motore. Il cambio di rotta si effettua restando in quota, la strada continua sull'altopiano verso Le Praz, Les Granges e Le Chatel, qualche foto al castello (in realtà è solo una torre, la Tour de Berold) che da il nome al paesino e si torna a valle a Le Nezet. Svolta a sinistra, verso Modane, Termignon, Lanslebourg-Mont-Cenis, Colle del Moncenisio, sosta ristoro/fotografica al lago del Moncenisio ed alle fortificazioni edificate a difesa del confine sulle montagne circostanti e giù in picchiata fino a Susa. Poi è di nuovo autostrada fino a Castelnuovo don Bosco.