Quando hai solo mezza giornata, e avventurarsi nelle Riviere Liguri è sconsigliato per i “bollini rossi”, non vi è nulla di meglio di girare le ruote nell’entroterra, un porto sicuro per potersi godere seducenti strade povere di traffico.
Da Genova prendo alla volta dell’A7 per Milano (con più tempo è bello fare il Passo dei Giovi) per giungere a Vignole Borbera. Uscito al casello giro a destra e imbocco la strada che corre lungo il torrente "Borbera", da cui il nome della Valle. La strada è scenografica e regala uno degli spettacoli naturali più suggestivi della zona: una gigantesca gola ricca di anse e meandri, disegnando un paesaggio di contrasti straordinari, dalle cime tondeggianti dei rilievi alle spaccature del fondovalle. In fondo, con un’pò di fantasia, si potrebbe far finta di essere nelle Gole di Verdon…
Purtroppo la strada evidenzia subito i segni di un brutto inverno e nessuna manutenzione, con fondo irregolare e pericolose buche che costringono a repentini slalom.
Giunto a Cantalupo Ligure devio per Dernice dove mi accoglie un paesaggio davvero "country" con prati verdissimi, ma anche strada si fa davvero “country”. Buche, smottamenti, avvallamenti, un percorso davvero per enduro stradale e governare la mia “cicciona” è come portare una barca in un mare agitato.
Per fortuna dopo circa 10 km l’asfalto torna ad essere praticabile anche per gli stradisti e giungere a San Sebastiano Curone e Fabbrica Curone e quindi Varzi è un piacere.
Al bivio successivo giro per il Passo del Penice e mi appresto alla scalata. Anche qui alcuni punti del manto stradale sono terribili ma la vista che si gode durante il percorso merita qualche sacrificio in più.
Giunti al Passo Penice, in piazza lo spettacolo di moto posteggiate è meraviglioso. E’ bello vedere tanta gente così diversa accomunata dalla stessa passione.
Dopo esserci rifocillati a dovere scendiamo verso Bobbio e qui la strada invece è emozionante: un nastro di asfalto in mezzo ad un mare di prati verdi e macchie gialle di colza. Bellissimo.
A Bobbio prendo la SS45 della ValTrebbia direzione Genova e qui ho poco da raccontarvi di questa splendida strada che tutti conoscete ed è ormai plurirecensita: 100 km di pieghe e accelerazioni.