In fondo far felice i ragazzi di mezza età non è poi così difficile: una giornata rubata all’ufficio, un promettente sole primaverile e una fedele moto. L'itinerario? Quello è il frutto di un inverno lungo e piovoso, passato a programmare centinaia di viaggi, ma oggi è solo un dettaglio, l’importante è solo partire il prima possibile.
Vado a vedere Portovenere! Da Genova prendo l'autostrada alla volta di La Spezia per evitare il traffico caotico di inizio settimana, ma all'altezza di Brugnato voglio dare più pepe alla giornata, esco e proseguo per la SS1. Si rivela una piacevolissima sorpresa: 35 km di rettilinei e variegate curve, capaci di soddisfare sia i “passeggiatori” come me che i corsaioli. La strada costeggia in parte il fiume e regala colori e odori della stagione, per arrivare a piccoli paesini. La città è così lontana….
Purtroppo dura poco e siamo già a La Spezia, e da qui in 10 km, a Portovenere attraverso una strada che a sprazzi regala una bellissima vista mare. Arriviamo nell’imperdibile perla del Golfo Ligure. Dopo sosta e luculliano pranzo, in difetto ad ogni logica dietistica, si parte alla volta di Lerici, altra località da visitare assolutamente. Dopo riavere attraversato La Spezia in pochi km si arriva nel centro del paese.
Si fa mezzo pomeriggio e risalgo la strada per arrivare a Sarzana, ma qui emerge lo spirito biker che regna in ognuno di noi e, anziché imboccare l'autostrada direzione Genova, decido di puntare le forche a sud, e dopo poco la Liguria diventa Toscana. Sono fiero di aver soffocato il buon senso che mi diceva di tornare a casa, e ora la moto corre veloce, cambia il paesaggio, le asperità liguri diventano pianure, le strade si allargano, i pini marittimi delimitano come soldati i lunghi viali che corrono al mare. Raggiungo la litoranea e, per me ligure (di ponente), sembra tutto così strano. Mi sembra di essere lontanissimo da casa, e grazie alla magia della moto, immagino di essere in un improbabile California e felice arrivo a Viareggio innamorato di queste strade.
Ora è davvero tardi (la famiglia penserà chissà cosa!) e imbocco l'autostrada A12 che, abbastanza vuota e scorrevole, mi regala ancora emozioni, con scorci marinari della nostra bella terra.
Ormai sono arrivato. Adoro partire, un’pò meno arrivare ma alla fine penso che sarà solo l'inizio di una nuova avventura.