Due giorni tra i passi appenninici di Toscana, Marche ed Emilia
Un paio di giorni in sella, tra le curve e i panorami dei passi appenninici che collegano Toscana, Marche ed Emilia.
Il primo giorno parto da Legnano all’alba, affrontando un lungo trasferimento autostradale fino a Barberino del Mugello. Da lì imbocco la SP551 in direzione Borgo San Lorenzo, poi Dicomano, fino a raggiungere il paese di Scopeti, dove inizia la SP91, che si collega poi alla SR70 diretta al Passo della Consuma.
La strada che sale verso il passo è in buone condizioni: pochi tornanti, ma una sequenza continua di curve che la rendono molto piacevole da guidare. In cima, uno chalet con parcheggio invita a una pausa per godersi il panorama.
Dopo la sosta, si riparte sempre sulla SR70 verso Poppi, dominata dal suo imponente castello. Una volta arrivati a Bibbiena, prendo la SP208 in direzione del Santuario Francescano de La Verna; superato il santuario, la strada conduce a Pieve Santo Stefano, punto di partenza della SP Nuova Sestinese, che sale fino al Valico di Viamaggio.
La salita al Viamaggio è irresistibile: un susseguirsi di curve e tornanti che invita a un ritmo più sostenuto, e la discesa verso Sansepolcro è ancora più divertente — un continuo di pieghe fino al fondovalle.
Oltre Sansepolcro, svolto a sinistra sulla SS73bis per raggiungere il Passo di Bocca Trabaria. Qui il divertimento continua: asfalto perfetto, curve e tornanti a non finire, e pochissimo traffico. È uno dei tratti più belli e coinvolgenti del viaggio, tanto in salita quanto in discesa.
Dopo Bocca Trabaria, la strada prosegue tranquilla tra le campagne e i borghi di Sant’Angelo in Vado, Urbania e Acqualagna, famosa per il suo tartufo. Poco più avanti si arriva al suggestivo Passo del Furlo, stretto in una gola scavata dal fiume Metauro, dove la sosta per qualche foto è d’obbligo.
Terminato il rito delle foto, riparto in direzione mare, chiudendo la giornata a Fano, dove mi attende il meritato riposo.