Itinerario
proposto da Mario Giachino
Fuga in Aubrac
Qualcuno dirà: Oooooh, un giorno per fare 170 km!
Sì, pare esagerato ma questo itinerario non è fatto solo di strade ma di mille cose da vedere, quindi mille soste. Chi ama macinare km... passi pure oltre, questo itinerario non fa per lui.
Ho messo la partenza a Prades d'Aubrac solo perché ho dormito lì ma, trattandosi di un anello, si può iniziare da dove si vuole.
Partendo da Prades d'Aubrac e affrontando il giro in senso orario, inizieremo attraversando il Col du Trescol, un piccolo assaggio delle strade dell'Aubrac (ma se siamo arrivati fino a qui ci saremo già resi conto della loro bellezza).
I luoghi, sul percorso, che valgono una visita:
St Geniez d'Olt: uno dei tanti piccoli paesi tipici della zona, due passi in centro e vi accorgerete di come si vive bene in quelle piccole comunità. Se avete la fortuna di capitarci il sabato mattina, quando c'è il mercato, godetevi l'ambiente.
Sainte Eulalie d'Olt: ancora più tranquillo, adagiato anch'esso sulle rive del Lot, come St Geniez, è in grado di regalare pace e serenità. Vale la pena una visita all'artigiano che soffia il vetro.
Saint Côme d'Olt: un po' più grande, con un bellissimo ponte ed un centro storico notevole.
Bozouls: famosa per il canyon su cui s'affaccia, una vista a cui nessuna fotografia potrà mai rendere giustizia. Il canyon è conosciuto, in zona, come "Trou de Bozouls".
Estaing: altro centro notevole, dal sapore medievale.
Bousquet: Il suo castello svetta severo e... è un peccato scoprire che è chiuso fino a data da destinarsi. Un giro intorno, a piedi, rende bene l'idea della forza e della ricchezza di chi l'ha costruito e abitato per secoli.
Laguiole: la patria dei tipici coltelli da tavola francesi, che prendono il nome proprio da questa cittadina. Salire alla chiesa che si vede su in alto (si arriva e si può parcheggiare in moto) offre una vista, sulla regione, impagabile.
Saint Chély d'Aubrac: Altro splendido paese da cui imbocchiamo il Col d'Aubrac, che percorriamo per tutta la sua lunghezza, fino a Nasbinals per proseguire ancora per 3-4 km e raggiungere la Cascade du Déroc, che, dopo averla vista dall'alto, andremo a vedere anche da sotto, facendo quattro passi (ma veramente quattro!) per andare a goderci il fresco tra boschi e rocce.
Infine, se saremo partiti da Prades d'Aubrac, ripercorriamo indietro una parte del Col d'Aubrac per un'ultima sosta al villaggio di Aubrac, frazione di Saint Chély d'Aubrac, dove una birretta al baretto con belvedere suggellerà nel migliore dei modi un giro denso di meraviglia ma... c'è ancora un pezzo di strada da fare, per tornare al punto di partenza, ed è, forse, il pezzo che offre i panorami migliori.
Tutt'intorno a questo itinerario... non c'è che l'imbarazzo della scelta: tutte le strade della zona sono da moto, qualcuna più ampia, qualcuna più stretta, qualcuna anche sterrata: non c'è che da divertirsi.
PS: Se volete leggere che cosa penso della fuga, lo trovate qui.