Itinerario
proposto da Mario Giachino
Un giretto in Langa
Un itinerario breve, per spendere meno di una giornata ad ammirare, magari, il foliage autunnale delle vigne di Langa, fermandosi qua e là a visitare castelli, luoghi storici e cantine (lo so, la moto non è indicata per trasportare bottiglie ma si può sempre tornare in macchina, o farsi spedire gli acquisti).
Partenza e arrivo da Carrù: per chi viene da lontano potrebbe essere di aiuto la vicina autostrada.
Ci si dirige verso Farigliano, praticamente entrando nelle Langhe e godendo subito delle sue strade tipicamente sinuose, per poi scendere a Dogliani, da attraversare con la dovuta calma: ci si accorgerà subito dell'ambiente molto accogliente e delle architetture che presentano un piacevole mix di periodi storici (Dogliani è stata fondata in periodo pre-romano) che culminano nella rivisitazione quasi completa effettuata dall'architetto Giovanni Battista Schellino, nel XIX secolo.
Lasciato il centro, si costeggia il torrente (Rea) e lo si attraversa sul ponte che ci immette sulla SP9, che tra piccoli boschi, vigne e, nella seconda parte, panorami, ci accompagna fino a Monforte d'Alba, in piena zona di produzione del Barolo. Chi è interessato, può visitare la piazza principale che, data la sua pendenza naturale e l'acustica perfetta, è stata trasformata nell'Auditorium Horszowski nel 1986. Da Wikipedia: Si presenta a gradoni con un palco costituito da un muro di cinta e il portale dei giardini Scarampi. ... Da alcuni anni è sede della rassegna nazionale di musica Jazz che prende il nome di Monfortinjazz. Io ci ho visto il concerto dei Calexico, nel 2014.
Lasciamo Monforte in direzione Roddino, con panorami sempre più mozzafiato: vi auguro una giornata priva di foschia: oltre alle vigne potrete ammirare tutto l'arco alpino.
Non arriveremo a Roddino perché, poco prima, prenderemo a sinistra, per Serralunga d'Alba ed il suo magnifico castello.
Il castello è visitabile e, prima o dopo la visita, potrebbe rivelarsi una buona idea una sosta in un locale dove mi sono trovato proprio bene, sia perché dispone di un dehor esposto a sud (era il 21 dicembre e ho pranzato fuori), sia per la gentilezza delle persone che mi hanno accolto e per la bontà del cibo. Lo trovate appena arrivate a Serralunga, un po' rialzato, lì sulla destra. Si chiama È ...DiVino.
Ripartiamo proseguendo sulla stessa strada per scendere verso Alba e passiamo di fronte alle Cantine di Fontanafredda. Riconoscerete il luogo anche per il grande grappolo che vedrete a destra. Consiglio anche qui una sosta: dove c'è il grappolone, girate a destra ed addentratevi verso le cantine: in meno di un km vi troverete alla Villa Reale, soggiorno della Bella Rosin ma... preferisco lasciare che scopriate lì tutta la storia (oltre alla bellezza del luogo).
Ripartiti, ancora verso Alba, poche centinaia di metri dopo il bivio per Fontanafredda, ci troviamo ad una rotonda, dove ci dirigeremo verso Barolo, magari fermandoci per una visita alla Cantina Terre del Barolo, che mi pare sia la più grande cooperativa di produttori di Barolo. Vale la pena una visita e, se è l'ora giusta, anche una degustazione.
Proseguendo per Barolo, abbiamo due possibilità o, meglio, tre: la prima è dirigersi direttamente verso il Castello di Barolo, dove visitare il WiMu (museo del vino) e l'Enoteca Regionale del Barolo, che si trova proprio sotto il castello e offre un magnifico percorso di presentazione e degustazione del Barolo; la seconda è dirigersi verso La Morra, salire fino al suo magnifico belvedere e scendere passando dalla coloratissima Cappella delle Brunate (conosciuta anche come Cappella del Barolo); la terza possibilità è la migliore: trovare il tempo di visitare i luoghi previsti da entrambe le possibilità.
A questo punto, il giro pare aver dato il meglio di sé ma manca ancora un bellissimo pezzo di strada, quello che ci porta fino a Monchiero, ancora tra le migliori Langhe. In alternativa, specie per chi ha deciso di allungare fino a La Morra, è possibile anche passare da Novello, seguendo una strada a tratti anche più panoramica.
Giunti a Monchiero, la parte più interessante del giro si può dire conclusa e non resta che prendere la Fondovalle Tanaro per giungere velocemente, nuovamente a Carrù.