Itinerario

Più che un vero itinerario, è un diario di una splendida giornata trascorsa da me e da Rapace Rosso. Abbiamo volato soprattutto a Vallombrosa e alla Consuma percorse in un batter d'ali (chi scrive che certi passi montani non sono adatti ai 125 forse non conosce oppure non sa guidare i veri 125 due tempi!), ma ci siamo anche concessi alcune soste, la migliore è stata quella "in mezzo al nulla" come si suol dire, dove mi sono imbattuta - camminando a caso nel bosco senza seguire nessuna indicazione - in una sorgente con tanto di iscrizione d'epoca fascista. Ne ho approfittato per lavarmi i denti dopo il mio consueto picnic in solitaria e per riempire la borraccia. 

Ho segnato il percorso nella mappa, però la fonte La Serpe non è segnata da nessuna parte e solo la fortuna ha voluto che la trovassi. La fortuna, ma anche il desiderio di solitudine, giacché sul Secchieta e a Vallombrosa c'era troppa gente per i miei gusti, anche se ho sentito dire da una persona: "qui non c'è nessuno". Certamente per chi è abituato alla ressa cittadina o all'affollamento di certe località di villeggiatura la presenza di qualche gruppetto di turisti passa inosservata, a me invece dà fastidio, ragion per cui ho gironzolato in moto con molto gusto senza nemmeno fermarmi a fare foto ricordo, ma è proprio vagando senza meta che ho trovato ciò che cercavo: solitudine, silenzio, acqua, memoria storica e ancora alcuni abitanti vestiti di nero a difesa del pozzo, vedove nere, ragni pericolosi ma schivi che non hanno voluto farsi fotografare da vicino, se la sono data giustamente a zampe levate: li capisco, li ammiro, li amo.