Itinerario perfetto in tarda primavera, quando la fioritura delle profumatissime e bellissime ginestre è al suo culmine. Siamo partiti da Arezzo, scegliendo di percorrere i valichi collinari, famosissimi in zona, noti come lo Scopetone e la Foce. Pare destino che i primi due itinerari che annoto in questo splendido sito siano caratterizzati da deviazioni a causa di manifestazioni, questa vota a causa del palio di Castiglion Fiorentino. Nessuna segnalazione, nessun vigile o vigilante e obbligo per tutti di inoltrarsi nel dedalo di viuzze del borgo. Deviazione breve ma molto più stressante di quella fatta in occasione della chiusura parziale dello Spino a causa della cronoscalata.
Indipendentemente da dove partirà chi di voi sceglierà di percorrere l'itinerario proposto, il consiglio è di optare per il valico della Val di Chio e poi obbligatoriamente per il passo della Cerventosa - per risparmiarci il tratto noioso in fondovalle, abbiamo optato per la scorciatoia che passa per Lugnano e Calzolaro - da dove, su stradina sterrata facilissima, si può raggiungere (in moto per i primi tre km e a piedi per l'ultimo km dalla staccionata in poi) la cima del Monte Ginezzo da dove si può ammirare in tutta la sua estensione il lago Trasimeno. Mentre i due passi in territorio aretino sono molto noti, gli ultimi due citati sono poco trafficati, per la fortuna di un superbo esemplare di saettone, detto anche colubro di Esculapio, senz'altro il miglior incontro fatto strada facendo. Il serpente si è spaventato e dopo essere rimasto immobile sull'asfalto, ha fatto dietrofront tornando al sicuro tra l'erba.
Dopo il picnic sulla vetta del monte Ginezzo all'ombra di una quercia con vista sul lago Trasimeno, siamo ritornati alle moto felici per le belle ore trascorse all'aria aperta sui prati fioriti. Preciso che il passo della Cerventosa è lungo e tortuoso, presenta molti tratti di asfalto dissestato, ma, anche grazie alle moto scelte in questa occasione, è stato il tratto di strada per me più piacevole, perché anche se ho poca esperienza preferisco tante curve e non amo i rettilinei.
Moto utilizzate:
Honda Dominator NX 650 del 1990 e Ducati Multistrada 1000 S DS del 2005