Itinerario

Come in tutti i nostri scorrazzanti, giochiamo a scacchi col meteo.
Oggi viste le previsioni puntiamo verso nord est.
Si va su alla pietra di Bismantova.
Partiamo che, insomma speriamo bene. Fa freschino siano quasi a 5 gradi e su al passo Pradalena la visibilità e quasi nulla o manca poco.
Appena svalichiamo però il tempo inizia ad aprirsi.

Scendiamo percorrendo la sp12, sp18 e poi la sp59 a susseguirsi. Questo trio di strade costeggia la valle del Secchia, tenendo la pietra di Bismantova sempre ben in vista tra boschi e panorami sempre aperti sulla vallata.
Arrivati a Pian del Monte deviamo per tornare verso valle passando sotto il monte Penna.
Arrivati sul Secchia prendiamo la strada che ci riporta a Gatta e poi verso Bismantova.
Risaliamo i pochi km della SS 63 del Cerreto e arriviamo a destinazione.

Che dire, Bismantova è davvero affascinante. Provoca una sensazione strana quando sei sotto a questo enorme sasso.
Parcheggiate lo moto nel parcheggio, e svestiti, prendiamo e saliamo dal sentiero ben segnalato. Dalla vetta si gode un bellissimo panorama. La salita non è difficile neanche tanto lunga. Il sentiero è bello e molto panoramico. Saliti ci mangiamo anche il nostro panino accompagnato dalla nostra birretta. Visitiamo anche la piccola chiesetta ai piedi della Pietra.
Finito il pranzo e la visita ripartiamo direzione passo del cerreto.
Strada immagino stra conosciuta senza bisogno di fare alcuna descrizione. Curva contro curva arriviamo al passo e qui saliamo ancora verso cerroto laghi, piccolo laghetto ai piedi delle piste da sci ma suggestivo da vedere.
Scendiamo dal passo e ci fermiamo a visitare il borgo di Verrucola.
Borghetto suggestivo incastonato in una curva e controcurva con annesso castello e cascata.
Ci siamo sgranchiti le gambe e quindi si risale in moto e scendiamo quasi fino ad Aulla.
Da qui praticamente siamo risaliti attraverso stradine piccole e strette toccando i borghetti di Ponzanello, Tendola, Posterla per arrivare a Monzone.
Stradine strette immerse in boschi verdi con scorci sulle cime delle montagne vicine. Sembra di stare altrove quando si percorrono queste vie.

Da Monzone scendiamo ancora verso gragnola e per poi risalire finalmente in quota passando per Casola, Pieve e Minucciano, da qui abbiamo deviato subito dopo la galleria per prendere una stradina veramente stretta chiusa dentro un bosco fitto che ci ha portato direttamente al passo Carpinelli.
Dal passo saliamo con una piccola deviazione sul monte Argegna con foto di rito in cima. Qui si apre una visuale sulle Apuane meravigliosa con un bel prato e un munumento per gli Apini molto bello. Che silenzio.

Ripresa la strada ora il problema è il rancio. Siamo sempre fuori stagione e molti locali sono chiusi. Fortunatamente a Magliano troviamo un piccolo market che ci ha salvato la cena con prodotti tipici, qualche pinsa e del buon vino. Stava per chiudere ma probabilmente ci ha visto così affranti che gli abbiamo fatto pietà. Perfortuna.
Serata salva ..