Itinerario
proposto da Fulvio Caporali
Un po' di Abruzzo, un po' di Molise e un po' di Marche - Natura, borghi e curve. Giorno 3 - Su e giù per monti e boschi tra Abruzzo e il Molise.
Anche stamattina il tempo sembra graziarci.
Colazione e si parte. Torniamo su verso Passo Lanciano e invece di salire verso la Majelletta come ieri, scendiamo verso Lettomanopello. Arrivati quasi a valle deviamo a sx per riprendere la strada che porta al Passa S.Leonardo.
Ci ripassiamo oggi come lo faremo domani, sia perchè è una strada davvero bella ma anche perche ci permette di raggiungere diverse destinazioni senza allargare troppo il giro.
Ripercorriamo quindi la SS487 fino al Passo, scendiamo verso Pacentro. Anche la parte in discesa verso Pacentro è davvero bella con il panorama sul fondo valle e il borgo che è davvero bello a vedersi.
Arrivati a fondo valle giriamo a sx verso Cansano. Risaliamo quindi.
La strada non è male e ci porta già a quote alte. Prendiamo le indicazioni per Pescocostanzo.
Percorriamo cosi una strada persa nel nulla che sale fino a quota 1200 circa, strada immersa nel verde e nel nulla. Bella e con un buon asfalto anche se umido.
Arrivati in quota ci si trova in una vallata che scorre tra due crinali. Pascoli e malghe puntellano qua e la il paesaggio. Attenzione agli animali liberi sopratutto ai maremmani che sorvegliano i pascoli a bordo strada.
Tranquillamente arriviamo a Pescocostanzo ma ovviamente visto il periodo è tutto chiuso.
Scendiamo in direzione Roccaraso e decidiamo di andare a vedere la zona delle piste da sci. La strada sale fino a 1600 abbondanti.
Un deserto, vento e freddo, siamo intorno a 5 gradi. Saliamo su fino al piazzale, foto di rito e scendiamo. La zona aremogna è un deserto brullo che regala comunque le emozioni che cerchiamo nei nostri viaggi.
Riscendiamo e deviamo per il monte Zurrone e il suo Sacrario.
Vista mozzafiato e come sempre un giusto ricordo a coloro che sono morti in guerra. Il sacrario merita la deviazione.
Scendiamo verso Roccaraso e da qui giù ancora verso Castel di Sangro. Finalmente la temperatura sale un poco e le mani ringraziano.
Arrivati a valle seguiamo le indicazioni per Isernia ma poi svoltiamo per Forlì del Sannio e da qui verso Roccascura. Fin qui strada anche bella e godibile ma da Roccascura la strada diventa disastrata.
Buche, radici, trincee e sporcizia. Abbandonata praticamente. A meta strada troviamo anche dei ciuchini carichi di legna, bellissimi e la voglia di foto ci prende ma 3 maremmani ci fanno capire che è meglio andare dritto.
Tra buche e voragini saliamo di quota fino a trovare 4 tavoli di legno che saranno per noi il luogo del pranzo. Pausa.
Riprendiamo e ora ci aspetta il giro del parco Eolico che gira intorno alla Riserva del Monte di Mezzo.
Arrivati quindi a Carovilli, bellissimo borgo, saliamo ancora verso Vastogirardi.Da qui faremo un anello per vedere tutto il parco eolico e fermarci ai ruderi del tempio Italico.
Torniamo quindi a concludere l'anello e via verso Capracotta. Siamo in Molise, non sembra vero. E siamo anche alti come quota, circa 1400.
Scendiamo verso Pescopennataro. Strada davvero bella ricca di curve e con asfalto appena rifatto. Attenzione allìumidità del periodo e al fogliame.
Pescopennatoro, un curioso borghetto.
Scendiamo verso il fondo valle perchè poi dobbiamo risalire e svalicare ancora. Puntiamo il borgo di Gamberale. Il tramonto ci accompagna ma per noi la strada è ancora lunga.
Arrivati a Gamberale il buoi ci ingloba e noi procediamo nel bosco nel buio più assoluto. Che sensazione però guidare nel bosco di notte.
Dopo un tratto che sembrava non finire mai arriviamo a Palena. Da qui la strada ci è un poco più amica e la seguimao fino a che ci porta verso Pretoro e al nostro Ristoro in paese che ci aspetta. Tappa fissa in questi giorni.
Anche per oggi è andata. Giro stupendo, domani ultima scorribanda in zona, dopodomani si torna a casa.