Itinerario
proposto da Cristiano Vandone
I Figli Di Un DIO MInore
I Figli Di Un Dio MInore
Itinerario che si svolge in Francia e inanella una serie di colli e colletti fuori dalle rotte abituali dei motociclisti.
Partiamo da Torino ancora assonnati e dopo una veloce colazione in uno dei tanti bar della città si va in direzione Francia.
L'inizio è con il botto: Monginevro, Izoard, Vars e Bonette. Troviamo traffico in autostrada a causa dei numerosi lavori di rifacimento del manto stradale tra Torino e Susa, pazienza, sopportazione e un caldo infernale sono i nostri compagni. Dopo un tempo che ci è sembrato infinito arriviamo a Montgenevre e ormai in territorio francese (pochi metri doipo la frontiera), si fa rifornimento al distributore Leclerc piazzato strategicamente a cavallo dei confini e con un prezzo molto invitante. Si prosegue fino a Briançon dove ci fermiamo per una Orangina e un caffè. Ottima l'Orangina e pessimo il caffè. Ripartiamo per raggiungere le mete di oggi e la prima sosta è al Col d'Izoard salendo dalla parte meno scenografica. Foto di rito e via verso il Col di Vars. Qui ci fermiamo per un panino avec jambon et fromage godendo della frescura che i 2108 metri ci regalano. Di nuovo in sella si scende dal Vars e si sale al Col de la Bonette. Qui il fresco si trasforma in freddo e vento teso con in cielo un sole splendido. La giornasta sta volgendo al termine e ci dirigiamo verso il primo degli auberge che ci ospiteranno. Arriviamo a La Foux d'Allos e troviamo un paese vivo, pieno di turisti, negozi, ristorantini e locande. Una piacevole sorpresa. Ci concediamo una cena sontuosa con Fondue Savoyarde avec sa charcuterie, vino de la Languedoc, caffè e genepy offerto dalla casa. Cena da ricordare e tornando alla nostra locanda ci scappa un ruttino sommesso e ci troviamo a sorridere.
Il giorno successivo inizia il vero tour: Col d'Allos, Col de Sarraut, Col du Haut Forest, Col La Croix, Col des Tourettes, Col du Fraysse, Col de Cabre. Nuova locanda, nuova cena tipica con faux filet ai mirtilli, una bottiglia di vin rouge, genepy et voila les jeux il sont fait. Dormiano divinamente complici la stanchezza e il vino. Il tratto percorso è un susseguirsi di colli tra i 1000 e i 1600 metri con paesaggi a volte lunari, strade strette che invogliano a un'andatura lenta godendo di quello che ti sta attorno. Spessissimo ci ritroviamo fermi per fotografare o anche solo per godere con calma della natura incontaminata che ci circonda. Bello, rilassante e rigenerante.
Il terzo giorno è quasi la fotocopia di quello precedente.
Col des Eygaux, Col de la Bachassette, Col de Rioupes, Col de Moissiere, Col de Manse, Col Lebraut, Lago di Serre-Ponçon. Qui al lago, che in realtà è un invaso artificiale creato da una diga, troviamo una spiaggetta dove fermarci per riposare e fare un bagno rigenerante, acqua gelida ma piacevolissima dopo un giorno al caldo a macinare km su km. Per questa sera abbiamo prenotato una chambre d'hote. Bellissima, pulitissima e con ogni comfort, inoltre la padrona di casa prodiga di consigli. Grazie a lei scopriamo una locanda li vicino dove gustiamo una trota al burro accompagnata da verdure di stagione gustosissime. Una birra artigianale è il suggello che ci voleva.
Il mattino successivo inizia con una colazione da principi: croissant, jambon, beure, marmellata fatta in casa, baguette, jus d'orange e espresso italiano. Grandioso !
Ultima parte del giro e poi a casa.
Scorazziamo ancora sulle strade intorno per rifare un po' di curve e godere del lago, un caffè sulle sue sponde e un pranzo frugale raccontandoci le sensazioni e le impressioni di questo viaggio. Purtroppo è giunto il momento di puntare la ruota anteriore verso il Col de Montgenevre e a malincuore riprendiamo la via di casa. Dopo il passo è solo traffico, caldo e smog.
Era da tempo che pensavo a un viaggio di questo tipo, un viaggio fuori dalle rotte più note e frequentate dai motard. Un viaggio lento, spesso da solo in mezzo alla natura, un viaggio con tante bellezze da scoprire, tradizioni cche non conosciamo, piatti gustosissimi, gentilezza degli abitanti.