Pietro Stefani Pietro Stefani

Itinerario

proposto da Pietro Stefani partecipa a Itinerando 2023

Il 07/08/2023 Pietro Stefani ci ha proposto questo itinerario da 195 Km da percorrere in un giorno.

Ekar e piccola escursione

07/08/2023

Giro effettuato giovedì 3 agosto 2023

Il giro di oggi, più che giro, lo definirei un "giretto" sia per i chilometri che per i luoghi "nostrani" conosciuti. C'è un proverbio che dice che nella botte piccola sta il vino buono, ed è vero, perchè anche questo piccolo giro ci ha regalato belle emozioni e piacevoli sorprese.

Ma andiamo con ordine. Il meteo è buono, dà pioggia e probabili temporali verso le 18. Partiti con calma alle 9:30 siamo entrati in autostrada (almeno evitiamo qualche autovelox) per uscirne a Dueville dove praticamente inizia il nostro giro. Il primo paese che incontriamo è Breganze, sulla pedemontana vicentina, alle falde dell'Altopiano di Asiago, un paese ben curato che si estende tra le Valli dell'Astico e del Laverda, Laverda, un nome che a noi motociclisti ricorda qualcosa. Qui infatti nel 1949 è stata fondata la Laverda (quella con il serbatoio arancio) che dopo essere stata acquistata nel 2000 dal gruppo Aprilia e poi dal gruppo Piaggio, nel 2006 è stata definitivamente chiusa. Peccato (foto n° 1-2-3-4 e 5). Proseguiamo sulla Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze, l'asfalto è al 90% molto buono e dopo una serie di curve dolci e 17 tornanti, passando per Lusiana, entriamo nelle terre della I^ Guerra Mondiale sulla SP 72. In prossimità dell'Osteria Fontanella, giriamo a destra prendendo via Prof. Leonida Rosino che ci porterà alla meta.
Siamo sulla Cima Ekar e precisamente all'imbocco del Sentiero del Maestro Patrizio (foto n° 6). Qui avviene una metamorfosi, lasciati giubbotti e pantaloni nelle valigette ed indossate le scarpe da trekking ci siamo trasformati in escursionisti per una facile passeggiata di 3,7 km. che tra boschi e pianori ci porterà alla Malga Campo Costalunga. Il Sentiero del Maestro Patrizio è un percorso emozionale, ad anello, con tratti in leggera salita, facile da percorrere ed impreziosito da opere di vari artisti, è intitolato al maestro e naturalista Patrizio Rigoni, insegnante e persona molto stimata sull’Altopiano, che all’aula preferiva l’insegnamento all’aria aperta e che del rispetto e della conoscenza della natura, delle sue leggi e dei suoi segreti faceva argomento privilegiato delle sue lezioni ( foto n° 7-8-9-10-11-12 e 13). Dopo un'oretta di cammino arriviamo giusti per pranzo alla malga; tagliere, quartino di rosso e vista su Asiago, che vuoi di più? (foto n° 14-15-16-17-18-19 e 20). 15 minuti di pennichella e riprendiamo il sentiero con foto di rito alla Panchina Gigante e sguardo alla Stazione Osservativa di Cima Ekar (foto n° 21-22 e 23). E' ora di rimettersi in moto, veloce cambio d'abito e ritorniamo motociclisti. Riprendiamo la SP 72, lasciamo alla nostra sinistra Asiago e ci dirigiamo a Gallio, qui montiamo sulla SP76 e all'altezza di Campanella scendiamo per la Contrada Ronchi di Dietro per raggiungere il Santuario della Madonna del Caravaggio meglio conosciuta come Madonna del Buso, fatta costruira per volonta di Fra' Giovanni Battista Casera (1830). Ci troviamo nella Valle Frenzela, una stretta valle torrentizia, quasi un canyon, che in passato ha svolto un ruolo molto importante tra le genti dell'Altopiano e della pianura. Essa infatti venne usata come via della lana, come via del legname, come via del contrabbando e come via dei profughi e soldati (foto n° 24 e 25).
Siamo ora sulla via del ritorno, ancora bella strada e soprattutto deserta, passiamo per Stoccareddo, Sasso, riprendiamo la SP72, ancora qualche tornante per arrivare a Bassano del Grappa. Solitamente qui ci starebbe un 1/2 e 1/2 da Nardini sul Ponte Vecchio, ma fa caldo ed optiamo per un bel cono gelato. Il cielo alle nostre spalle diventa velocemente sempre più nero, ce la faremo ad evitare l'acqua? Nei pressi di Cittadella la pioggia ci raggiunge, bella forza, mica ha traffico, autovelox e semafori da rispettare, lei. Troviamo riparo in una stazione di servizio dove un simpaticissimo benzinaio ci avverte che hanno finito il gas per moto; risata! (foto n° 26). Passano pochi minuti e ritorna il sereno, facciamo gli ultimi 30 noiosi chilometri e alle 18 siamo di nuovo a casa. In totale abbiamo fatto solo 194 km. ma è stata una giornata piena e siamo molto soddisfatti, il connubio strada-escursione-enogastronomia-curiosità, ancora una volta ha funzionato.

Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
Ekar e piccola escursione
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Ekar e piccola escursione
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Ekar e piccola escursione
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Nota: Quando i passi sono chiusi, Google Maps non permette di passarci, quindi fuori stagione la mappa apparirà priva del percorso o con itinerari molto più lunghi.
Siamo in attesa che Google Maps integri la possibilità di creare mappe visualizzabili tutto l'anno.