Itinerario
proposto da Fulvio Caporali
Toscana, Lazio,Umbria e Marche - Mare, monti e laghi. Giorno 3 - Lago di Bolsena, Bagnoregio e Celleno, Borgo che muore e Borgo Fantasma.
Terzo giorno.
La partita col tempo continua, oggi andiamo verso sud, rischio acqua medio.
Partiamo abbastanza presto dopo una abbondante colazione, dovrei postare una foto per farvi vedere.
La temperatura al mattino si aggira intorno ai 6, 7 gradi. freschino ma poi si scalda col sole.
Scendiamo verso la Cassia e poi attraversando Trevinano scolliniamo verso la SS 71 Umbro Casentinese Romagnola per andare a fare il valico di Monte Nibbio.
Bella esperienza percorrere stradine poco trafficate perse tra colli verdi con panorami meravigliosi e borghi da vedere come Fabro. La strada del Monte Nibbio è davvero bella e con curve pennellate, difficile non farsi prendere anche se bisogna fare attenzione al traffico locale.
Dal valico scendiamo verso sud e poi tagliamo a dx seguenda le indicazioni stazione Allerona e Castel Viscardo per poi seguire le indicazioni per Bolsena.
La vista del lago dall'alto è bella e ci viene voglia di mangiare qualcosa in riva la lago. Supermercato, tre birrette e tre panini belli farciti e le anatre ad aspettare qualche pezzo di pane.
Da Bolsena risaliamo e andiamo a Civita di Bagnoregio a vedere il borgo che muore. Borgo bello e per fortuna le moto possono entrare nella zona Ztl e parcheggiare quasi vicino al ponte che porta al borgo.
Giriamo in lungo e largo il borgo ( ve lo racconterò nella rubrica " gli appunti ".. ) e visto le nuvole che si avvicinano da nord prendiamo le moto e andiamo a Celleno, il borgo fantasma.
Celleno è a soli 8 km da Bagnoregio ma cè un millesimo della gente che vi è a Civita, anzi non vi è nessuno quando arriviamo.
Celleno è stupenda, davvero un borgo fantasma ma anche qui dovete aspettare la rubrica, i'm sorry :) !!!
Dopo un ora di zig zag tra le viuzze e racconti stupendi ripartiamo per fare il giro del Lago di Bolsena.
Passiamo per Montefiascone col suo cupolone che domina il lago dall'alto, e per Marta per arrivare a Capodimonte e la sua Rocca.
Ripartiamo e passiamo al valico della Montagnola sulla SR312 per poi virare verso Pitignano che vediamo velocemente di passaggio con la promessa di dedicarle più tempo in un prossimo giro, purtroppo su Mordor, il monte Amiata, le nuvole sono nerissime e noi dobbiamo arrivare prima delle 20.30, altrimente niente cena, sigh.
Prendiamo una bella strada tutte curve e contro curve e contro curvette che da Pitigliano ci porta verso Sorano e poi tagliamo dritti verso Querciolaia e Selvena sperando di arrivare prima dell'acqua.
Siamo in ritardissimo, le nubi nere incombono e la fame pure.
Ecco, siamo a pochi km dalla nostra meta quando....quando katboom, piove.
Ma piove scroscioni e grandina e per giunta per un paio di volte dei cinghiali ci trottano di fianco sulla strada con i piccoli.
Arrivati quasi in quota siamo in mezzo alle nuvole, la strada è bianca dalla grandine e noi zuppi perchè tempo di mettere le tute e un posto coperto non lo abbiamo trovato.
Arriviamo alle 21, cena saltata ma per fortuna ci preprano lo stesso un gran piatto di formaggi e salumi, e ci facciamo scaldare da un paio di bottiglie di vino umbro.
Cotti e stracotti ci buttiamo nel letto. A domani.