Pietro & Olga a cura di Pietro & Olga

Pietro & Olga

On the road

Da anni ormai in sella sulle strade d'Italia e d'Europa, Pietro & Olga, narrano sotto forma di diario delle loro scoperte, incontri e curiosità che trovano nei loro giri e viaggi.

4 giorni per 4 Nazioni

04/06/2023

4 giorni per 4 Nazioni (Giro ad anello tra Italia-Svizzera-Germania-Austria) (foto 0)
Giro effettuato dal 25 al 28 maggio 2023
Obiettivo del giro è stato quello di inserire belle strade paesaggistiche, fare qualche passo di montagna, vedere qualche castello e luogo interessante, visitare qualche paese caratteristico e non da ultimo stare in buona compagnia. Ecco, così è nato questo percorso che cercherò di descrivere.
Giorno 1 – Ore 7:00, l’aroma del caffè profuma la cucina, la moto è pronta (foto 1), Olga ed io  eseguiamo il rito propiziatorio per un buon ritorno e si parte, l’appuntamento con gli amici è all’autogrill di Soave alle 8:30. Il cielo è grigio e nuvoloni scuri non presagiscono niente di buono; nemmeno 20 chilometri e ci troviamo in mezzo ad un temporale e sotto un acquazzone. Sosta sotto un cavalcavia ad indossare la cerata ma non ci demoralizziamo, in fondo, molto in fondo, ad ovest, in cielo si tinge ancora d’azzurro e lì noi dobbiamo andare. A Soave la pioggia ci ha lasciato e più non la incontreremo, ci congiungiamo con gli amici, siamo in 16 con 13 moto, è bello ritrovarci. Usciamo a Desenzano, prendiamo la strada per Salò ed il lago d’Idro per raggiungere Bagolino per la prima sosta. Due amare sorprese, la prima è  che la pasticceria Evelina è chiusa e non ci è possibile far scorta della loro specialità, lo Socher Amar ovvero la caramella tipica di Bagolino, dove lo zucchero si unisce a 16 tipi diversi erbe. Bagolino è famosa anche per un altro prodotto tipico, Il bagòss, un formaggio semigrasso a latte crudo a pasta extra dura, cotta e con l'aggiunta di zafferano ma oggi non è il caso di metterlo nel bauletto. La seconda amara sorpresa è che il Passo Crocedomini è oggi chiuso (era aperto quando abbiamo pianificato il percorso), che si fa? Facile, si riaggiorna il navigatore e si va su al Passo del Tonale. Dopo aver aggirato il Parco Naturale dell’Adamello Brenta, arriviamo al passo, la giornata è soleggiata e decidiamo di fermarsi per la pausa pranzo (foto 2 e 3). Scendiamo poi ad Edolo e riprendiamo il percorso originale. Passiamo così il passo dell’Aprica, entriamo in Svizzera costeggiando il lago di Poschiavo per salire fino al passo del Bernina con i suoi 2330 mt. Qui la vista è fantastica, siamo circondati da cime innevate e qualche foto ricordo è d’obbligo (foto 4). Ridiscendiamo lasciandoci Saint Moritz sulla sinistra, siamo nei Grigioni nella val Engadina, una delle valli abitate più alte d’Europa. La strada è molto bella, scorrevole, immersi nelle molteplici tonalità di verde della vegetazione che ci circonda. Entriamo infine in Austria e sulla Tiroler Straße dopo circa 460 Km, un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, arriviamo a Imst, tappa finale della nostra prima giornata. Abbiamo percorso 525 km.


Giorno 2 – Ben colazionati ed in gran forma risaliamo in sella per una nuova giornata dal chilometraggio più corto e con più soste per visitare le bellezze del luogo. Entriamo in Germania e nei pressi di Fussen ci troviamo a percorrere parte della famosa Romantische Straße. Raggiungiamo Schwangau,  graziosa cittadine della Baviera, prima tappa della Romantische Straße. E’ una bella zona circondata da Alpi e laghetti, con i loro centri storici ottocenteschi che godono di un panorama mozzafiato. E’ proprio in quest’area che sorgono i castelli fiabeschi di Neuschwanstein (che ha ispirato i disegnatori delle fiabe di Walt Disney) e Hoheschwangau, entrambi realizzati nel 19esimo secolo da Maxmilian II e Ludwig II. Ci fermiamo per una breve passeggiata ma non entriamo ai castelli che già abbiamo avuto modo di visitare in un precedente viaggio (foto 5, 5a). Proseguendo verso nord, entriamo nell'area della Baviera chiamata Pfaffenwinkel, ovvero "l’angolo dei preti" perché ricco di chiesette e antichi monasteri. Sandro ha trovato qualcosa di interessante da vedere, la famosa “chicca” che non può mancare nei nostri viaggi. Ed allora eccoci a  visitare il santuario chiamato Wieskirche, una chiesa di pellegrinaggio che si trova tra i campi tranquilli della campagna di Steingaden. L’esterno si contraddistingue da facciate bianchissime, mentre l’interno colpisce per la sua sfarzosità: bianco, oro e uno stile rococò da far restare a bocca aperta (foto 6,7,8). Raggiungiamo Oberammergau per il pranzo e subito ti accorgi che c’è qualcosa che ti fa sentire bene, ci pensi un po’ e poi capisci. Questi paesi sono a dimensione d’uomo, pochissime insegne luminose, quasi tutto è dipinto sui muri, isole pedonali, segnaletica solo quella necessaria, non ho visto parabole o selve di antenne, molto spazio alle piste ciclabili, un difetto? Non sanno fare il caffè espresso! (foto 9,10,11). Arriviamo ora al clou della giornata, una visita guidata in lingua italiana al Castello di Linderhof, il più piccolo dei tre castelli fatti costruire da Re Ludovico II di Baviera (foto 12,13,14 e 15). Sono poche stanze ma di rara bellezza, come la sala degli specchi o la camera da letto. Terminata la visita ci concediamo una passeggiatina nei giardini che incorniciano il castello, nulla è fuori posto, tutto è stato minuziosamente pensato e l’effetto scenico è superbo. Usciamo a malincuore da quell’angolo di Paradiso ma dobbiamo continuare il nostro viaggio. Ci troviamo così sulla Kesselbergstraße, una strada ben conosciuta dai motociclisti per la sua bellezza, 9 km di asfalto perfetto, dal lago Walchensee al lago Kochelsee, che con i suoi 14 tornanti e larghe curve, un dislivello di 240 mt. ed una pendenza media del 4% fa rivivere le gare di velocità che lì si svolgevano nei primi anni del 1900 (foto 16). Ricordate però che ora, sia nei week-end che nei giorni festivi in direzione del Walchensee è vietata la circolazione alle moto e vi sono sia il limite dei 60 km/h che di sorpasso. Non possiamo chiedere di più a questa giornata che nei suoi 220 km percorsi ci ha regalato bellezza ed emozioni e così arriviamo a Konigodorf per la cena ed il pernottamento (foto 17).


Giorno 3 – Meteo ottimo e partenza tranquilla. La prima sosta è a soli pochi chilometri ma non possiamo non fermarci. Siamo a Bad Tolz a 50 km a sud di Monaco, un antico borgo termale ai piedi delle Alpi Bavaresi. Parcheggiamo le moto e ci incamminiamo per la Marktstraße  considerata la via più bella dell’intera Baviera. Passeggiare tra una serie di case decorate con affreschi a sfondo agreste e religioso dipinti con la tecnica di Luftlmalerei è veramente qualcosa di unico e suggestivo (foto 18, 19 e 20). Riprendiamo la moto con il desiderio di ritornare qui a vedere quello che dicono siano i più bei mercatini di Natale e ci immettiamo sulla Alpenstraße. Costeggiamo il lago Schliersee e su una strada veramente bella per asfalto, curve e paesaggi ci fermiamo nei pressi di Oberaudorf per un pranzo veloce (foto 21 e 22). Passiamo un attimo dalla Germania all’Austria per rientrarvi subito per raggiungere Prien am Chiemsee ed arrivare poi a Berchtesgaden con l’idea di salire al Nido delle Aquile. Purtroppo una interruzione stradale con conseguente deviazione ci ha rallentato e siamo arrivati alle 16:20 quando l’ultimo mini bus per salire all’ Eagle’s Nest partiva alle 16:10. Maledizione! Poco male, si sediamo al bar per una fresca birretta filosoficamente sapendo che in ogni viaggio bisogna tralasciare qualcosa in modo da poterci ritornare. Arriviamo a Bad Reichenhall in hotel verso le 18 in tempo per cambiarci e fare una passeggiata prima di cena. E’ sabato ed i negozi sono tutti chiusi, ma guarda un po’ questi tedeschi, è tutto molto tranquillo, l’unica attrazione è una grande pasticceria (chiusa) delle famose Mozartkugeln, le Palle di Mozart, i tipici cioccolatini  creati nel 1890 dal pasticciere austriaco Paul Fürst in onore del compositore Wolfgang Amadeus Mozart (foto 23 e 24). Abbiamo percorso 250 km, non vi ho detto che questo è il primo viaggio che faccio utilizzando gli interfono, ero restio, mi piaceva rimaner solo coi miei pensieri lungo la strada, sentirne i rumori ed i profumi ma mi devo ricredere, è altrettanto bello scambiare in diretta qualche impressione di viaggio con Olga che devo dire essere una compagna di viaggio speciale.


Giorno 4 – giorno del rientro ma non per questo meno affascinante e ricco di sorprese. La prima eccola qui, appena usciti dalla città un cartello ci avverte che la strada che avevamo scelto per raggiungere Bad Gastein non è praticabile. Un passante ci consiglia di prendere l’autostrada ma noi non vogliamo comperare la vignetta proprio l’ultimo giorno e per pochi chilometri. Cerchiamo una alternativa e dopo due tentativi che ci riportavano sempre allo stesso punto, troviamo un percorso alternativo che costeggiando il Saalachsee ci porta a Lofer dove riprendiamo il percorso originale. Andiamo ora spediti e spensierati e così, giunti a Saalfelden am Steinernen Meer invece di girare a sinistra per imboccare poi la Hochkonigstraße e la Landesstraße tiriamo dritti. La cosa non è grave, anzi, ci permette di passare lungo la riva del lago Zell am See e raggiungere infine Bad Gastein in perfetto orario per prendere il treno che ci porterà a Mallintz attraversando in pochi minuti i Tauri (foto 25 e 26). Proseguiamo tranquilli il nostro percorso lasciandoci a destra Lienz con la sua bella piazza che conosciamo bene dai precedenti viaggi e imboccata la Plokenpass Straße arriviamo al Passo Monte Croce Carnico sul confine Austria-Italia. E’ l’ora di pranzo e ci concediamo una bella sosta, siamo in Italia ancora una volta baciati dal sole (foto 27). Davanti ad un tris di lasagne, ravioli ed orecchiette ripercorriamo i bei momenti di questo giro e già lanciamo le proposte per il prossimo giro, Slovenia e Croazia? Chissà! Sono le 15:00 è il momento dei saluti, ci sono esigenze diverse, chi prenderà l’autostrada a Tolmezzo e chi troverà strade alternative, chi ha fretta e chi vuol godere ancora degli ultimi chilometri per arrivare a casa. Olga ed io decidiamo di ripercorrere una strada che ci era piaciuta molto, la SP1.Scandiamo dal Passo percorrendo una bella strada con i suoi tornanti, poi  passato il Tagliamento ci dirigiamo verso il lago di Verzegnis per arrivare poi sulla Sella Chiantuzan. Il piazzale è pieno di moto e ci concediamo un caffè (foto 28 e 29). Il resto non ha storia, a Pordenone prendiamo l’autostrada Pordenone-Conegliano-Padova e dopo aver percorso 450 km alle 18:20  siamo nuovamente a casa sapendo che, come ci piace dire, ogni arrivo non è altro che un nuovo punto di partenza (foto 30). 
 

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Nota: Quando i passi sono chiusi, Google Maps non permette di passarci, quindi fuori stagione la mappa apparirà priva del percorso o con itinerari molto più lunghi.
Siamo in attesa che Google Maps integri la possibilità di creare mappe visualizzabili tutto l'anno.

Indice degli itinerari della rubrica Pietro & Olga
    2
  •  04/08/2023 - Ekar e dintorni
    2
  •  04/06/2023 - 4 giorni per 4 Nazioni
    5
  •  20/05/2023 - La Festa Patronale di Elva (diario di un fantastico fine settimana).
    9
  •  02/02/2020 - La Carinzia e le Grotte di Ghiaccio
    8
  •  27/01/2020 - Le Gole del Verdon e la Costa Azzurra
    14
  •  05/01/2020 - Le Bocche di Cattaro ed il Montenegro
    19
  •  02/01/2020 - Mi presento.....
Sono presenti 7 itinerari nella rubrica Pietro & Olga