Giorno 4: Austria e Slovenia 2022 - Strade chiuse, Caporetto e sterrati sloveni
La mattinata è dedicata al puro turismo, un giro per Postumia, la visita alle grotte (prenotata online per il primo orario disponibile), il trasferimento e la visita al castello di Predjama. Siamo rimasti in due, un amico rientra oggi verso casa.
Le grotte di Postumia non hanno bisogno di presentazione, un sistema carsico molto esteso e ricco di concrezioni, stalattiti e stalagmiti di varie forme e colori. Il castello di Predjama è altrettanto famoso, situato all'imboccatura di una grotta si è rivelato una fortezza quasi inespugnabile.
Dal punto di vista motociclistico, la giornata odierna prevede pochi chilometri ma ha comunque spunti interessanti. Da Postumia saliamo alla Postojnska Vrata e andiamo verso Logatec attraversando la piana di Planina, lago carsico intermittente che in questo periodo si presenta asciutto e sotto forma di prato, in occasione di periodi piovosi invece si allaga completamente offrendo uno spettacolo meraviglioso.
Alla ricerca di un distributore di benzina (il navigatore lo segnala sul percorso) arriviamo a Rovte, passo in cima al quale effettivamente è presente un benzinaio che però è chiuso (ha strani, per noi, orari di apertura: 7-10 e 14-18). Il fido navigatore segnala un'altra stazione di servizio sul percorso, a Ziri, ad una decina di km di distanza, contiamo di arrivarci e così è. Per festeggiare pranziamo al bar adiacente, che però non offre cibo. Compriamo un panino al market del distributore e una birra al bar, concludiamo con un buon caffé.
Discendiamo la valle del fiume Poljanska Sora fino a Fužine, qui il navigatore cerca di mandarmi su un ponte in costruzione, dopodiché risaliamo una valle laterale per arrivare a Kladje, passo situato al centro di un villaggio rurale. Discesa verso Cerkno (Circhina quando era comune italiano sul confine con la Jugoslavia) che attraversiamo per portarci verso la gola di Pasica dove è posizionato l'ospedale partigiano Franja. L'ospedale era attivo durante la seconda guerra mondiale ed ora è un museo.
È la volta del Tuskov Gric passo nei pressi di una stazione sciistica e successivamente di un passo senza nome nei pressi di Davča (non sono un esploratore coloniale altrimenti lo avrei battezzato BastianContrario Pass...) che ci conduce a Petrovo Brdo (Colle Pietro, altra località italiana di confine nel periodo tra le due guerrre) e quindi si sale alla quota più alta della giornata, il Bohinjsko Sedlo a 1277 m.
Scollinando siamo proiettati verso Bohinj e il suo lago, attraversiamo Bohinjska Bistrica, dove alloggeremo per la notte e ci portiamo al lago, il più grande della Slovenia (tra quelli permanenti) pittoresco contornato dalle montagne. Scattiamo qualche foto, percorriamo il lungolago verso il parcheggio della cascata Savica e torniamo passando per Jereka. Stasera ci raggiungono altri due amici per questa vacanza "movimentata". Ceniamo molto bene in un locale tipico (Strud'l), peccato solo che abbiano terminato la Iota, due passi per il paesino e concludiamo la giornata.
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