Itinerario
proposto da Gian Michele Antonino
... passando dal colle della Lombarda e tornando dal Monginevro
Sono diversi gli itinerari proposti in territorio francese, che transitano per passi differenti sia in uscita che nel ritorno in territorio italiano. Il Piemonte ne è particolarmente ricco, ed offre molteplici possibilità a seconda del punto di provenienza.
L'itinerario nasce dal desiderio di percorrere la strada che porta al colle della Lombarda e poi successivamente al colle della Bonette, riuscendo finalmente a dedicare quasi due giorni per il viaggio.
Partiamo dai pressi di Chivasso dove prendiamo l'autostrada A4 in direzione Torino e poi procediamo con la tangenziale di Torino, direzone Stupinigi, per poi passare alla E71 Torino - Savona e quindi prendere la diramazione A33 Cuneo . Giunti a Cuneo prendiamo la SS21, che porta al colle della Maddalena sino a Vinadio, dove facciamo sosta. Siamo partiti nel mese di settembre verso le 12,00, dopo una mattinata di lavoro. A Vinadio ci concediamo una sosta per il pranzo prima di affrontare il tratto più impegnativo.
Ripartiamo per il colle, tramite la Sp 255. A destra vediamo il santuario di S.Anna di Vinadio, che in futuro speriamo sarà meta di una visita.
La salita è bella ed impegnativa, rallentata a tratti dal traffico, e solo in alta quota apprezziamo l'estrema bellezza dei paesaggi aridi ma colorati che variano in funzione dell'altitudine. Dopo una sosta sulla cima del colle, iniziamo la discesa sul territorio francese che ci porterà ad Isola2000 e poi successivamente ad Isola, dove facciamo rifornimento e comprendiamo che da li a breve ci imbatteremo nel brutto tempo. E così capita. Ci rifugiamo al riparo di un distributore di benzina che ospità motociclisti di ogni nazionalità. Una breve occhiata mi fa capire come la maggioranza provengano dalla Germania, ma si vedono svizzeri, francesi, italiani ed olandesi. Scendono tutti dalla Bonette; ci informiamo del tempo ma ci dicono che in cima era bello, la pioggia è arrivata ad Isola. Ci facciamo coraggio ed appena spiove ripartiamo, ma la pioggia ritorna e ci costringe ad una nuova sosta a St. Etienne de Tinée. Poi si parte e le nuvole lasciano spazio al cielo sempre più azzurro. La strada è bella, più delle aspettative, la salita è lunga e costante ed offre panorami indimenticabili rafforzati dai raggi del sole che volgono verso il tramonto. Arriviamo alla Cime della Bonette (2860m) e decidiamo di salire a piedi sino al punto di osservazione. Il panorama vale la fatica. Ci troviamo in un paesaggio in continua evoluzione dove le nuvole, che prima ci avevano lasciato libera la strada tornano e creano un paesaggio surreale.
Dobbiamo scendere prima che il tempo peggiori e quindi ripartiamo verso Jausier, dove speriamo di trovare posto per la notte. La discesa è molto bella, più mpegnativa della salita.
Purtroppo dobbiamo spostarci a Pra-Loup,(Uvernet-Fours) oltre Barcellonette. Questa sosta condizionerà anche il percorso del giorno dopo.
Dormiamo a Le Sowell Family les Bergers, le camere non sono indimenticabili, ma la colazione è ottima e veramente abbondante.
Il tempo è bellissimo.
Il cielo azzurro ed il sole ci accompagnano mentre ripartiamo in direzione del col d'Allos per la D908, splendido per la varietà dei suoi panorami, dove si alternano viste spettacolari a passaggi nei boschi di larici, sino ai prati della vetta (2250m). Dalla cima ci affacciamo sulla valle del Verdon; il paesaggio che abbiamo di fronte è molto diverso da quello irto e tortusoso appena percorso della valle dell'Ubaye;
Gli ampi panorami, i prati ed i declivi dolci la differenziano completamente dall'altro versante. Scendendo la strada ci porta a Colmars, un piccolo comune francese di quasi 400 abitanti, che vale la pena di visitare per la quantità di edifici storici che ospita.
Procediamo sino a Thorame Haute dove prendiamo la D955 sino a Saint André les Alpes, costeggiando in parte il Verdon e poi prendendo la N202 e la N85 sino a Digne les Bains.
Ripartiamo seguendo la D900 in direzione le Busquet, le Vernet per raggiungere il lago di Serre Poncon, percorrendo prima le splendide Gorge de la Blanche in direzione Espinasse.
Giunti al lago dopo aver superato il "barrage" in terra stabilizzata, costeggiamo il lago in direzione Savines le lac e dopo il passaggio sul ponte ci fermiamo ad ammirare le evoluzioni dei molti wind-surf e kite-surf che lo percorrono da sponda a sponda. Procediamo in direzione Embrun, procedendo sulla N94; poco dopo il bivio che porta al col du Var, ma procedendo verso Briancon, in corrispondenza di Eygliers, si staglia la forma di Mont Dauphin. E' una bel forte militare costruito da Vauban che domina la valle della Durance. Anche se conta non più di 150 abitanti merita visitarlo e concedersi di passeggiare tra le strade ordinate senza tempo.
Ripartiamo per Briancon dove facciamo l'ultima sosta in territorio francese; Briancon una bella cittadina, ricca di bellezze e di negozi ed è il vero centro di riferimento della vallata.
Ormai sta tramontando; ripartiamo in direzione col del Monginevro, (il meno impegnativo tra quelli che abbiamo percorso ma ugualmente scenografico) che sul versante francese ci regala luce sino alla sommità, mentre il versante italiano risulta tutto in ombra.
Rientriamo con la strada che da Claviere porta a Sauze d'Oulx e quindi imbocchiamo l'autostrada che ci porterà sino a Torino e poi a casa.