Cari amici, in estate sulla costa e nell'entroterra toscano la temperatura sale e quindi per spezzare la calura non c'è miglior programma di riempire il serbatoio della moto, montare le valige, indossare la tuta e puntare verso il bellissimo appennino Tosco-Emiliano.
Sono partito da Livorno e tramite l'Aurelia mi sono diretto a Pisa e successivamente, passando "dal foro", sono arrivato a Lucca. Inutile dirvi che sia Pisa che Lucca offrono migliaia di attrattive culturali ed enogastronomiche quindi se non conoscete bene la zona non potete non fermarvi.
Da Lucca ho puntato i monti dirigendo la moto verso Borgo a Mozzano passando dal mitico ponte della Maddalena meglio noto come ponte del Diavolo, meta di ogni mototurista che si rispetti. Trattasi di un bellissimo ponte mediavale (XI secolo) chiamato così perche nella leggenda il capo muratore, in ritardo con la cosegna dell'opera, strinse un patto con il Diavolo assicurandogli in cambio della fine dei lavori in una notte l'anima della prima persona che l'avesse attraversato.
Dopo la foto di rito sul ponte, nuovamente in sella per Castelvuovo Garfagnana, bellissimo borgo alle pendici dell'appennino, e successivamente direzione Sillano-Fivizzano.
Da Fivizzano inizia il divertimento dei passi.
Ho iniziato passando dal mitico passo del Cerreto (1261mt slm), meta obbligatoria per i motociclisti toscani ed emiliani. La strada è appagante sia a salire che a scendere, curve belle, asfalto buono, discreti allunghi, bella paesaggistica. Giunti al passo troverete tanti amici sulle due ruote al rifugio omonimo.
Dal Cerreto sono andato a conquistare il secondo passo, il passo Pradarena (1572mt slm) passando da Ligonchio. La strada non è bellissima perchè strettina e con asfalto mal messo, nonostante questi limiti l'ascesa è piacevole.Ho mangiato e dormito al rifufio Pradarena, bella struttura con camere molto accoglienti e cucina onesta.
Dal Pradarena bellissima la strada in discesa per tornare a Sillano e poi a Castelnuovo Garfagnana.
Dopo una sosta rapida ho puntato il terzo passo, il mitico Passo delle Radici. Bella la strada che sale sinuosamente e d'obbligo mangiare al mitico Casone di Profecchia dove i funghi sono i protagonisti assoluti.
La discesa in direzione Pievepelago è stupenda ma non è niente se confrontata con la strada che collega Pievepelago con il passo dell'Abetone passando dal bellissimo borgo di Fiumalbo. A mio parere, non solo mio, e' difficile superare per bellezza questa strada che offere asfalto perfetto e alternanza di curve/allunghi che "valentinizzeranno" anche il più sornione motociclista del globo (...occhio alla sicurezza ed alle multe!). La stada è lambita da abeti secolari che la incorniciano ed è veramente la strada che ogni centauro sogna la notte quando immagina di accendere il motore e partire.
Come tutte le volte, giundo vicino a Lucca, ho la tentazione di invertire la rotta per tornare all'Abetone tanto la strada è appagante...