Itinerario
proposto da Olga Vasilets
Comacchio ed il Delta del PO
Oggi vi racconterò di un giro che per noi è un classico e che di solito facciamo come apertura o chiusura della stagione.
Si tratta di Comacchio e del Delta del Po ma questa volta ha una particolarità, perchè questo itinerario è stato creato da Claudio Giannini del gruppo Bikers Veneto che è uno dei gruppi formatisi all'interno dell'Associazione di Strade da Moto (https://stradedamoto.it/gru-list.asp) a cui ho avuto il piacere di partecipare e che ora vi racconto.
Per comodità, arrivando da più parti, ci siamo incontrati e conosciuti all'uscita del casello di Ferrara Sud alle ore 9:00 puntuali (foto 1) e da lì, imboccata la SS16 ci siamo diretti verso Comacchio.
Oltrepassata Argenta, Longastrino ed Anita, siamo arrivati nella parte sud delle Valli di Comacchio che poi abbiamo costeggiato sul lato ovest. Questo sito naturalistico subito ci ha affascinato con il suo paesaggio ed i suoi colori, incontriamo lungo il percorso un gruppo di flamingo, ma qui non è difficile imbattersi nella fauna alata, ci troviamo infatti nella zona regina del Birdwatching.
Proseguendo sulla via Valle Umana SP72, arriviamo a Comacchio, “la “piccola Venezia” (foto 2-3) dove ci fermiamo per una breve visita e Sonia che da quelle parti è vissuta, ci fa da cicerone. Dal Ponte degli Sbirri si gode la vista più bella: da una parte l’Antico Ospedale degli Infermi dall’altra l’ottocentesco Palazzo Bellini e il celebre Trepponti, simbolo di Comacchio (foto 4). Dal Porticato dei Cappuccini, che conduce al Santuario di Santa Maria in Aula Regia si accede all'antica Manifattura dei Marinati, perfettamente ristrutturata e tornata in funzione, dove è possibile visitare la “Sala dei fuochi”, con 12 camini per la cottura allo spiedo delle anguille prima della marinatura. Testimonianza dell’attività marinara è l’Antica Pescheria, un bellissimo edificio del XVII secolo, oggi sede del mercato giornaliero del pescato (foto 5-6).
Riprendiamo il viaggio tenendo sulla destra i vari Lidi mentre sulla SP 64 a sinistra teniamo la Valle Bertuzzi. E cosi attraversato il Bosco di Mesola ci portiamo sul ramo principale del Po fino a Ca' Tiepolo. Siamo dentro ad un incredibile habitat naturale inserito nella lista dell'Unesco come Riserva di Biosfera. Attraversando questo territorio si ripercorre la storia della bonifica che iniziò nel 1604, quando la Repubblica di Venezia decise di deviare il corso d'acqua spingendo il Po a creare l'area di sedimenti, tuttora in espansione: una storia che conobbe anche episodi tragici come l'alluvione del Polesine del 1951.
Costeggiamo il Po di Tolle lungo la SP38 ed SP38 bis conosciuta come la strada panoramica che costeggia la Sacca di Scardovari, una vasta distesa di acqua salata dove un tempo, nelle terre emerse, si coltivava il riso, oggi invece è utilizzata per allevare cozze e vongole.
Arriviamo a Marina 70 giusto per un aperitivo ed una chiacchierata (foto 7-8-9-10). Riprendiamo lungo la Strada Belvedere Sacca che ci porterà a costeggiare il Po di Gnocca, Un tempo questo lembo di terra era chiamato “Polesine dei Sospiri”, a causa delle frequenti alluvioni che facevano sospirare i suoi abitanti, costretti ogni volta a riprendere dall'inizio la loro vita e il duro lavoro.
Continuando sulla SP83 arriviamo presso la località di Santa Giulia, dove si trova il caratteristico ponte di barche (foto 11-12-13).
Il tempo passa velocemente e comincia a farsi sentire la fame, niente paura, il previdente Claudio ha prenotato un posticino da motociclisti doc. E così ci troviamo a fare una scorpacciata di pesce presso la frigittoria da Filippo a Goro (foto 14), l'ambiente è spartano ma l'atmosfera è quella giusta, la cuoca è uno spasso e il titolare ci invita a mettere il nostro adesivo come ricordo (foto 15).
Devo dire che questo gruppo Biker Veneto è molto simpatico e tra una seppiolina, un bisato, un peocio, una frittura ed un prosecco pensiamo già al prossimo itinerario (16-17-18).
Il giro finisce qui, ho conosciuto nuove e belle persone, ho ripercorso e rivisto dei bei posti che vi consiglio ed ora si ritorna a casa.