Itinerario
proposto da Mario Pinti
Spagna Atlantica Agosto 2015 l'andata
partiti il 9/8 da Milano in direzione Bardonecchia (le previsioni meteo non sono belle ma chi se ne frega se
piove) con l’intenzione di passare in Francia dal colle dell’Echelle. Da Bardonecchia in alternativa al solito
Monginevro si può raggiungere Briancon appunto dal colle dell’Echelle, strada bella, divertente e a tratti
molto panoramica……con il sole. Arrivati a Bardonecchia comincia a piovere allegramente; naturalmente ci
bardiamo con le antipioggia e via, affrontiamo per la prima volta il colle sotto un bel temporale e a tratti in
mezzo alla nebbia. Fino a sera è stato un continuo passare da un temporale all’altro, con qualche squarcio
di sole ad illuderci che fosse finita. Arriviamo in hotel a Mornas alle 20,00.
La mattina successiva ci aspetta purtroppo un tratto piuttosto lungo di pallostrada lungo la costa
mediterranea fino a Perpignan. Giornata bella ma con tanto vento, per lunghi tratti con raffiche molto
violente, che ci accompagna fino a Perpignan. Usciti dalla pallostrada imbocchiamo la D117, strada veloce e
piacevole che ci avvicina ai Pirenei; successivamente prendiamo la D118 in direzione Puigcerda con la quale
attraversiamo i Pirenei Catalani entrando in Spagna. Quest’ultima è una strada decisamente più lenta,
estremamente panoramica e divertente nel “Parco naturale dei Pirenei Catalani” e per circa 50km
praticamente deserta; è un trotto allegro in mezzo a boschi, montagne e ancora boschi……fino a
raggiungere in terra catalana la N260 che ci porta in albergo a La Seu d’Urgell, borgo che rimane a sud di
Andorra.
11/8 giornata fresca e stupenda, l’ideale per i 360km da percorrere +/- in quota lungo la dorsale pirenaica
fino al lago di Leyre. La N260 è una strada panoramica che alterna tratti più lenti classici montani a tratti più
allegri senza mai annoiare e che ha il pregio di attraversare tutta la zona che ci siamo prefissati. Lasciamo la
parte dei Pirenei catalani per quelli Aragonesi e ci immergiamo nel “Parco National de Ordesa” dove
abbiamo la possibilità di poter ammirare la vista spagnola del “Cirque du Gavarnie” massiccio montuoso a
forma di anfiteatro che avevamo avuto l’occasione di visitare in Francia nel 2011. Lasciato il fresco dei
monti, a pomeriggio inoltrato scendiamo a fondovalle da dove raggiungiamo il lago di Leyre con un gran
caldo. Abbiamo una camera prenotata in un monastero del 13° secolo che fortunatamente si trova alcuni
km fuori dell’abitato a mezza costa circondato da boschi e montagne con una temperatura fresca e
piacevole. Camera rustica, cena e colazione senza particolarità, ma una location decisamente interessante.
12/8 Oggi abbiamo in programma di visitare velocemente Pamplona che si trova a circa 30km di distanza e
successivamente raggiungere la costa atlantica. Pamplona ce l’avevano descritta come una piccola cittadina
tranquilla e sonnacchiosa…..nulla di tutto ciò, non sarà grandissima, ma dalla periferia per raggiungere il
centro storico ci abbiamo impiegato 30 minuti ed è sufficientemente caotica. Centro storico elegante e
carino, ma nulla di particolare. Bevuto un ottimo caffè Illi! Lasciata Pamplona ci dirigiamo in direzione di
Bilbao, che non visiteremo in quanto la nostra meta è la penisola basca che affaccia sull’isolotto di “San
Juan de Gaztelugatxe”. E’ stata quasi un’impresa in quanto in quella zona ci sono numerosi cantieri aperti
per nuove strade e ci siamo persi più volte sia con il GPS impazzito che con la cartina che non
corrispondeva. Finalmente raggiungiamo l’agognata meta e……ne valeva la pena. Bello, bello bello! Da lì
costeggiando arriviamo in Cantabria a “Santillana del Mar” dove abbiamo organizzato di fermarci qualche
giorno a gironzolare leggeri senza bagagli. A dispetto del nome, Santillana del Mar non è sul mare ma alcuni
km all’interno ed è una cittadina medievale molto ben tenuta. L’albergo rimane appena fuori dalla cittadina
su di una altura con vista privilegiata e a 5 minuti a piedi dal centro
13/8 giornata tranquilla e rilassata con visita mattutina a Santillana e nel pomeriggio a Comillas e a San
Vicente della Barquera. Costa molto bella, mare agitato e tanto vento freddo…..in questa zona abbiamo
quasi sofferto per le temperature decisamente sul fresco.
14/8 escursione al “Picos de Europa”; si tratta di un parco nazionale con vette che raggiungono i 2600 m
verdissimo, ricco di gole e spettacolari spaccature nella montagna dove passa la strada N621 che ci ha
permesso di fare una bella panoramica del parco. Qui si viaggia costantemente in quota intorno ai 1000-
1500m con poco traffico. Rientriamo a Santillana e come al solito da quando siamo in Spagna cena a base di
pesce, ma…….
15/8 Ferragosto al pronto soccorso: una “espina de pescado” (nello specifico una lisca di branzino) rimasta
in gola all’AD dalla sera precedente ci ha costretti a verificare l’efficienza sanitaria spagnola. Essendo la lisca
molto in profondità e non visibile con le normali tecniche abbassalingua ci siamo dovuti recare al pronto
soccorso di Santander per l’intervento dell’endoscopista. Sono stati molto efficienti e veloci, nonostante la
giornata festiva. Il resto della giornata dedicata a visitare la città e passeggiare sul lungomare.
16/8 Si riparte da Santillana con destinazione Galizia e con deviazione per una pausa intermedia per il
pranzo ad Oviedo capoluogo delle Asturie. Città molto elegante e ben tenuta con una bella cattedrale e
relativo centro storico. Nel pomeriggio l’ultima parte di questo trasferimento in Galizia. A pochi km
dall’albergo ci rendiamo conto di essere vicinissimi e sulla strada per la “Playa de Las Catedrales” che non
potevamo mancare. Si tratta di un tratto di costa con falesie modellate da millenni di erosione con
spiaggette, grotte, archi di roccia, bella con l’alta marea e stupenda con la bassa dove ci si può passeggiare
dentro. Arriviamo in albergo, quello scelto dall’AD è praticamente sul bordo di una falesia……magnifica
posizione.
17/8 Giornata in parte piovigginosa dedicata alla visita di Santiago de Compostela. Bella la cattedrale, bella
la Plaza do Obradoiro, nulla di particolare il centro storico, una grande confusione di pellegrini e turisti, ma
nel complesso siamo rimasti delusi….città bruttina, grigia e triste…..
18/8 Con il sole decidiamo di fare tutta la costa nord partendo da Barreiros, dove alloggiamo, fino a Ferrol.
Con la N642, strada panoramica e semideserta che alterna boschi di pini ed eucalipti ad improvvise viste
mozzafiato sul mare, calette isolate o spiagge di tipo caraibico, il tutto con il profumo aromatico della
vegetazione nell’aria…..una libidine. Dopo aver visitato il faro di Bares ci siamo fermati a pranzo nel Porto di
Bares, un villaggio di pescatori in una caletta deliziosa con una spiaggia ed un mare limpido da cartolina. Nel
pomeriggio proseguiamo raggiungendo “S. Andres de Teixido”, chiesetta con villaggio in una posizione
privilegiata e con una vista impareggiabile sul mare. Finiamo il giro arrivando alla periferia di Ferrol, città
portuale poco interessante, prendiamo la AG64 e poi la N634 e ritorniamo velocemente in albergo.
19/8 giornata splendida: oggi si va a Finisterre, punta più estrema della Spagna. Decidiamo di arrivarci per
la strada più lunga, quella che corre lungo la costa, panoramica e bella. Arriviamo a Malpica con
l’autostrada e da li imbocchiamo successivamente la AC430, AC431, AC433 fino a raggiungere “Cabo
Finisterre” e il suo faro. Ad una ventina di km sempre lungo la costa c’è Ezaro, piccolo villaggio di pescatori,
ma con la caratteristica di affacciarsi su di un fiordo con l’unica cascata d’Europa che si getta direttamente
nell’oceano. Paesaggio strano, sembra di essere su di un lago alpino e non sul mare, ma molto suggestivo.
Lasciamo Ezaro e iniziamo il rientro in albergo: ci aspettano almeno 280km che vista l’ora decidiamo di fare
con la strada più veloce. Fatti alcuni km allegramente e improvvisamente…….spia triangolare ROSSA di
allarme accesa e dopo qualche secondo l’ RDC che segnala un calo di pressione sulla ruota
posteriore….c@@@o abbiamo forato! Un bel chiodaccio da cantiere da 5cm! Preoccupati cerchiamo un
benzinaio almeno per gonfiare e intanto valutare il da farsi; troviamo una disponibilità che da noi ci
scordiamo….il benzinaio capita la situazione prende la sua auto e ci guida verso un meccanico moto fuori
dal paese……ci si apre un piccolo mondo. L’officina di vecchio stampo, meccanico giovane e con una
collezione di una dozzina di vecchie moto (da restaurare) di tutto rispetto…..dalla Derbi 125 di Nieto alla
MV 750 del 70’ a Bultaco Norton ecc. Intanto che si chiacchera ( ci si intende a sufficienza) ci ripara la
gomma e riprendiamo il nostro viaggio. E’ stata la giornata più impegnativa di tutto il tour!
20/8 Comincia il rientro verso casa con prima tappa a Burgos; poche alternative di strada, scegliamo di fare
la più veloce in modo da avere il pomeriggio a disposizione per poter visitare la città. Il tratto più
interessante è quello con la AP66 che da Oviedo va verso Leon: è un’autostrada bellissima, attraversa una
catena montuosa e credo sia l’unica volta che possiamo dire di esserci divertiti in autostrada. Da Leon a
Burgos con la noiosa A231, cambia anche il panorama con infinite pianure di campi di grano aridi e secchi.
Burgos è una città che ci è piaciuta molto, vivace allegra con una bella cattedrale e un gran caldo…37°:
finalmente una temperatura da sangria e non ci siamo lasciati scappare l’occasione.
21/8 Si parte da Burgos in direzione di Vitoria Gasteiz, capitale dei Paesi Baschi, dove ci fermiamo per il
pranzo. Cittadina carina, un grazioso centro storico ma niente di particolare. Nel pomeriggio ci attende il
Passo di Roncisvalle con il quale rientriamo in Francia. Da Vitoria Gasteiz ci dirigiamo con un gran caldo
verso Pamplona che attraversiamo e con la N135 prima e la D933 percorriamo il Passo fino a St-Jean de Port. Strada bella, panoramica, ricca di curve e di qualche “intutato” in cerca di adrenalina. Sempre sulla
D933 raggiungiamo Berenx per l’albergo.
22/8 Si va a Carcassonne. Con la D817, la D117 ed infine la D6113 arriviamo a destinazione. Nel primo
tratto non ci siamo divertiti granchè perché la strada è zeppa di rotonde, paesini e paesoni, con la D117 e la
D6113 abbiamo trovato strade più scorrevoli e divertenti…..Arrivati a Carcassonne a metà pomeriggio con,
stranamente, una temperatura fresca e minaccia di pioggia. Carcassonne è Carcassonne…..le mura, il
castello, le viste diurne e notturne suggestive….bella! Gli abbiamo dedicato anche tutta la giornata
successiva anche per spezzare un po’ il ritmo del rientro.
24/8 Si riparte e dopo aver fatto un po’ di km, senza alternative, in autostrada lungo la costa mediterranea
ci avviciniamo ad Avignone e da lì tagliando per strade di montagna contiamo di arrivare a Sisteron per
sera. Dalla zona di Avignone percorriamo prima la D942 bella e panoramica con le piccole, ma carine
“Gorges de la Nesque”. Ci fermiamo in un bar, il tempo di una bibita, “sosta idraulica”, comincia a piovere
quindi indossiamo le antipioggia e si riparte ma poco dopo…….nuovamente il triangolo ROSSO di allarme e
l’RDC che segnala un anomala pressione al posteriore…….c@@@o abbiamo ancora bucato! Stavolta un
chiodino di solo 3cm! Fortunatamente la pressione scende lentamente, questo ci permette di trovare lungo
la strada un meccanico auto che ci gonfia ma che ci disillude sulla possibilità di poter riparare in zona.
Decidiamo di rischiare e con la gomma appena gonfiata e un certa apprensione ci spariamo gli ultimi 50km,
quasi in completa solitudine, sulle montuose D542 e D946 (la prima una bella strada la seconda meno)
sempre sotto la pioggia fino ad arrivare a destinazione.
25/8 riparata nuovamente la gomma si riparte alla volta di Briancon e come all’andata il colle dell’Echelle,
Bardonecchia, Torino e finalmente dopo 5850km Milano.