Itinerario
proposto da Gian Michele Antonino
Dal lago di Viverone ai laghi di Avigliana, lungo le valli del Piemonte nord-occidentale
Ho iniziato a progettare questo itinerario alla fine della stagione scorsa, ma l'inverno e la pandemia mi hanno impedito di collaudarlo in prima persona. Finalmente ora posso pubblicarlo, corredato delle fotografie descrittive dei luoghi attraversati. L'idea era quella di trovare un percorso motociclistico adatto a collegare il Lago di Viverone (BI) con i laghi di Avigliana (TO), passando per le pendice delle Alpi del Piemonte nord-occidentale.
A dispetto dei kilometri percorsi (solo 184) l'itinerario ha un andamento molto vario che corre in aderenza ai primi rilievi alpini, fatto di curve, tornanti e continui dislivelli, praterie e transita in in una moltiutudine di piccoli paesi, tanto che la sua durata supera complessivamente le quattro ore.Mi piaceva dare rilevanza dare rilevanza a quelle strade che permettono di spostarsi nel territorio piemontese secondo criteri e direttrici alternative rispetto alle più usuali e note strade di collegamento, ma che permettono di avere una visione più completa sulla grande quantitò di valli e comunità montane ed il loro mosaico di cultura e differenze, che compongono il territorio piemontese. Le strade, percorse sono molto variabili, per qualità e caratteristiche tecniche; alcune invitano ad osare, come la strada da moto della Broglina, o quella del Colle del Lys, mentre altre invitano ad una guida maggiormente turistica, tanto che alla fine del percorso si giunge riposati. Partendo dal lago di Viverone il percorso tocca i seguenti territori: la Comunità montana della Dora Baltea canavesana, la val Chiusella, la valle Sacra, le valli Orco e Soana, l'Alto Canvese esi conclude nelle valli di Lanzo. Punti di partenza ed arrivo sono i due caselli autostradali di Santhià (TO-MI) per Viverone e di Avigliana Est (TO-Bardonecchia) per gli omonimi laghi.
Purtroppo il limite delle 10 tappe mette a dura prova la descrizione dell'itinerario, che ha spesso bisogno di informazioni di svolte lungo il percorso. Il percorso indicato sulla mappa tiene necessariamente conto di questa limitazioni.
Nel testo ho provato a dare informazioni più dettagliate.
Partiamo dal casello autostradale di Santhià in direzione Cavaglià tramite la SP43, e poi successivamente SP228 verso Roppolo e poi Viverone.
Proseguiamo lungo la SP228 sino a Bollengo e poi svoltiamo a destra per la SP338 "strada della Broglina" Strada da moto giustamente rinomata tra i motociclisti locali e procediamo lungo il percorso sino a Mongrando, dove svoltiamo rpentinamente a sinistra per la SP419 in direzione Donato.
Procediamo in direzione di Andrate per la SP500 e la SP72. Ad Andrate possiamo concederci una sosta per acquistare le tipiche specialità preparate dal negozio di alimentari/gastronomia posto lungo il percorso e per ammirare il panorama sulla pianura. Da qui ripartiamo sulla SP72 verso Nomaglio e poi in discesa sino a Settimo Vittone, dove transitiamo a fianco della Pieve di S. Lorenzo e del Battistero, fondati nella seconda metà del IX secolo. Da qui prendiamo per un breve tratto la strada di fondovalle SS26 che proviene dalla Val d'Aosta (sempre molto trafficata). All'altezza di Montestrutto giriamo a destra sulla SP70, che ci permette di attraversare la Dora Baltea all'altezza di Quassolo. A questo punto il percorso continua tutto sulla sponda idrografica destra del fiume, molto più tranquilla e frequentata prevalentemente da utenti a due ruote.
Usciamo da Quassolo sulla SP69, che ci accompagna a Baio Dora sino a Lessolo, dove svoltiamo a destra con la SP68 che ci porta nel centro abitato e poi svoltando ancora a destra ci accompagna in una bella progressione di curve sino ad Alice Superiore, attraversando anche il comune diffuso di Val di Chy.
Giunti al bivio con la val Chiusella svoltiamo a sinistra verso Gauna e Vistrorio sulla SP64. Giunti al centro del paese, non possiamo mancare il bivio a sinistra verso Issiglio sulla SP61 che ci porta a scavalcare il torrente Chiusella e procedere in una zona ricca di belle praterie, per poi ri-immettersi in percorso sinuoso all'interno dei boschi, sino a giungere a Castelnuovo Nigra, dove propongo una sosta nei bei giardini pubblici che danno sulla valle Sacra.
Procediamo con la SP61 che diventa SP59 alla volta di Cintano e poi Colleretto Castelnuovo con la SP45 e poi Borgiallo e Priacco sino a scendere a Cuorgnè.
A Cuorgnè dobbiamo seguire le indicazione per il Santuario di Belmonte, uscendo con la SP42 verso Belvedere, Buasca e poi Prabosone e Pracorsano, nella sua splendida posizione panoramica.
Proseguiamo la strada sino a Forno Canavese e poi Rivara, dove svoltiamo a destra sulla SP23 (poco segnalata, seguire le indicazioni borgata Montiglio).
Giunti a Rocca Canavese non possiamo procedere direttamente in direzione di Corio sulla SP34 a causa lavori e dobbiamo deviare verso Remondato svoltando prima a sinistra per San Pietro e poi Corio.
Da Corio procediamo con la SP22 verso Benne, March, Cochetto ed infine Lanzo sulla SP79.
Attraversiamo la Stura di Lanzo SP2 verso Germagnano e poi procediamo con la SP32 sino a Viù.
Poi in direzione Colle San Giovanni sulla SP197, altra strada da moto ed infine facciamo una sosta al trafficatissimo colle del Lys.
Da qua scendendo sempre sulla SP197 giungiamo siano a Sant'Ambrogio di Torino e quindi ai laghi di Avigliana ed al casello di Avigliana Est.
E' un itinerario gradevole, perchè a parte pochi tratti molto noti, presenta poco traffico e permette di godere appieno del paesaggio lungo il percorso ma anche di procedere con andatura spedita.