Itinerario
proposto da Fulvio Caporali
Il monte Cucco - Tra curve e passi in moto e a ...piedi
Un giorno di normale calura, ma la voglia di moto è tanta.. quindi cerchiamo una meta che ci permetta di respirare un pò qua nei dintorni della bassa Romagna.
Cercando e valutando i posti non ancora visitati ci buttiamo sul Monte Cucco.
Si parte alla volta di Urbino, snodo per vari percorsi, da qui prendiamo una stradina poco conosciuta che taglia nel parco dei monti delle Cesena. Stradina che ci porta quasi subito ad una buona altitudine anche se non altissima, siamo intorno ai 500 mt slv ma il paesaggio è tipico di alta montagna. strada godevole con bei panorami su tutto ciò che circonda il parco. La discesa verso Fossombrone è leggermente difficoltosa per via degli aghi di pino sulla strada e per le buche ma almeno siamo al fresco.
Arrivati a Fossombrone torniamo indietro verso S.Ippolito per poi risalire con una bella stradina allegra fino a Pergola, borgo molto bello famoso per il tartufo. Qui ci scappa un caffè shakerato per rinfrescare l'anima.
Saliamo da Pergola fino a Serra S. Abbondio dove la strada percorre piccole gole sperdute e scendiamo a Scheggia per prendere la strada di costa del monte Cucco. Qui prima deviazione per Pian delle Macinare.
Si sale e si sale non poco per la zona fino a questa piana dove domina un buon ristorantino, noi panini seduto al fresco sotto un albero. La mia zavorrina si ricorda che nelle vicinanze ( 2H tra andata e ritorno, chiamala vicinanza ) c'è la voragine di boccanera, un buco nel cuore della roccia con due salti nel vuoto da 90 metri l'uno. E allora trekking sia e così ci troviamo a fare un paio di passi anche a piedi.
Tornati alla civiltà, riprendiamo la moto a riscendiamo per risalire sul Cucco da Sigillo, qua la strada è molto bella per salire, veloce e ben messa, arriviamo in cima dove si lanciano col i deltaplani e si gode di un panorama meraviglioso, noi facciamo tappa da Tobia per una birretta e nel tornare indietro, prendiamo la deviaizone sulla SX che ci porta a Bastia. Bè la strada qui diventa sterrato e acciotolato, guai a chi dice che il fazer non fa lo sterrato.... , sono pochi km ma lunghi e faticosi ma la vista dal passo e il bosco dopo riappagano.
Scesi a Bastia proseguiamo per Sassoferrato e la sua cascata molto bella a vedersi, da qui si prosegue per Arcevia, bellissimo borgo che domina il promontorio. La strada è davvero bella e poco trafficata nella zona.
Da Arcevia prendiamo le indicazioni per Serra San Quirico. La strada sembra persa in un tempo e luogo indefinito. Un paesaggio che non ti aspetti eppure non siamo lontani da Jesi, scendiamo e risaliamo varie volte finche non ci appare un bellissimo borgo che per tempi stretti..visiteremo un altra volta. Eccoci giunti a fondo valle, purtroppo la vecchia strada della Gola della Rossa è chiusa, per passare in mezzo tocca prendere la nuova SS che passa nelle gallerie togliendo tutto il bello della nostra Italia.
Usciamo in direzione Genga perchè prima delle grotte di frasassi e della sua gola, noi deviamo a DX per salire fino a Cerqueto e poi scendere verso Genga, ritornare a Sassoferrato e con uan strada bella allegra arrivare a Pergola nuovamente per poi prendere una delle strade più belle della zona secondo me.
Da Pergola si prende la strada delle Cesane, un susseguirsi di curve su buon asfalto, sembra una piccola goistra nonostante la strada sia mezza in piano.
Arrivati a Cagli siamo stanchi visto i km in moto, lo sterrato con il fazerone e la passeggiata a piedi prendiamo la strada che ci porta a fano attraverso i paesi vecchi. Da Fano lungo il mare fino a Pesaro e al valico della Siligata e poi a casa.... Pizza....