Itinerario
proposto da Fulvio Caporali
Metti 300km tra il Gavia e lo Stelvio...
Premessa, ho due soli giorni a disposizione e uno di questi lo dedico a Gavia e Stelvio.
Certo sono uno attaccato all'altro ma.. volendo ci si può mettere sul fuoco altra carne e quindi...si parte.
Partenza da Mazzo di Valtellina, facciamo la vecchia strada che sale a Bormio evitando così quelle brutte gallerie che tagliano tutto il paesaggio. E' abbastanza presto e saliamo su verso il passo Stelvio che sono le 9.30 circa. Strada libera, poche moto a ancora meno auto.
Il meteo ci regala una finestra di sole fino alle 12 e poi mette temporali. Curva dopo curva e ricordo dopo ricordo, Stelvio è quasi di casa, saliamo in cima godendo delle curve anche se strette e del paesaggio. Foto alla Cascata come da manuale e via saliamo. E foto del fotografo alla curva della cascata.
Arrivati in cima in effetti non siamo molti, saremo una trentina di moto ma cè il mitico paninaro aperto che ha già sfamato metà di quelli che bivaccano su e noi ci uniamo a loro, ormai sono ben 10 anni che mangio i suoi panini neri con crauti e salsiccia a qualunque ora del giorno, ora sono le 10e15 circa...
Scendiamo dalla cima e dopo milioni di tornantini spacca spalle e polsi passiamo davanti al museo pseudo-artistico di un personaggio un pò strano, ne parlero nella rubrica Appunti di viaggio, e al bivio di Spondigna giriamo a DX per la SS38 che ci porta verso la Val Senales, prima meta dopo lo Stelvio.
Inizia con un tunnel la strada per la valle ma poi la strada diventa bella e ben messa, veloce ma godibile. Paesaggi da cartolina e mucche ovunque che pascolano ovunque. Si sale allegri perchè la strada lo permette ma senza esagerare e si arriva al lago di Vernago, un bacino d'acqua dal colore blu intenso circondato da pini e larici verdi. La strada prosegue fino a Maso corto ultima località della valle e anche fine della strada. Si ritorna sui nostri passi fino alla SS38 ma godendoci la valle nel verso opposto.
Dalla SS38 proseguiamo fino a Merano per prendere la strada che ci porta alla Val Ultimo, una valle che adoro particolarmente perchè un poco snobbata dalle masse ma che ha strade bellissime con paesaggi diversi dal solito e panorami davvero particolari rispetto alle altre valli.
La salita da Merano è già importante in poco tempo si cambia quota e poi la strada si snoda con curve sempre belle e asfalto sempre bello. La valle è molto stretta ma di un verde intenso e scuro, ordinato quasi. Anche qui la strada se fatta fino in fondo è cieca e con un lago ma noi per motivi di tempo e metereologici, nero all'orizzonte deviamo a sx poco prima della diga per prendere il passo Castrin che ci porta verso Cles.
Il passo Castrin è meraviglioso davvero, unico per genere strada pennellata tra le pareti della valle sempre più strette, dopo Proves deviazione a dx per Cles, a sx cè la forcella di Brez ma ci allunga troppo il giro, e ritorno verso il passo del Tonale