Eppure ieri era una giornata bellissima e le previsioni dicevano sereno, ma sinceramente il cielo è cupo, qui a Genova, e giunto a Savona, purtroppo, minaccia anche pioggia. Non importa, indietro non si torna. Mai. Giunto ad Altare, quando si inizia a vedere “oltre” il Dio delle Moto ha tracciato una linea immaginaria nel cielo, una linea perfetta e “oltre” il cielo è splendidamente azzurro, commovente. E' la linea emotiva che divide le preoccupazioni dalla serenità di una bella giornata di guida.
Quante volte ho fatto questa autostrada, ancor ché era a doppio senso: una strada Killer. Per noi genovesi era un'avventura venire in montagna, oltrechè un lusso. Col mio amato papà lo facevamo con una splendida “Fiat 128”...che ricordi.
Tra pensieri emozionanti, di cose e persone che se ne sono andate, arrivo in fretta a Mondovì e poi a Demonte e inizio la scalata. Il paesaggio è decisamente magnifico!! uno spettacolo della natura con pochi eguali e mi domando perchè non l'ho fatta prima, perché l'avevo messa in fondo alla fila dei miei progetti.
La strada è pericolosa in quanto molto stretta con tratti a senso unico nei quali però i ciclisti possono percorrere contromano, quindi massima attenzione. Per ammirare il paesaggio mi fermo e con calma faccio foto.
Prati verdi, marmotte, fiori colorati, un autentico paradiso naturale. Riprendo il viaggio, la muccona borbotta, ancora gli ultimi tornati per arrivare al Colle Pantani e in curva...oppssss.....strada interrotta per neve!! noooooooo!!!!
Mi domando perchè non c'era nessun cartello all'inizio della strada, ma cerco di non arrabbiarmi e studio un'alternativa, perché c'è sempre un piano B.
Ridiscendo un po' deluso di non essere arrivato a destino e mi offro due possiiblità: Colle della Maddalena (noooo....basta) oppure Limone Piemonte e i suoi Forti (siiii....dai dai dai).
Decisione presa all'unanimità (uno su uno).
Da li 38 km gradevolissimi in un clima perfetto e un tracciato scorrevole e veloce.
Da Limonetto salgo per altri 10 km circa per una strada tortuosa ma nulla a che vedere con quella fatta prima e arrivo al Forte. Non c'ero mai stato e la sorpresa è gradita: una vista mozzafiato e clima veramente piacevole. Posteggio e mangio qualcosa.
Verrebbe il momento di tornare indietro ma la voglia di un pezzo di strada della Via del Sale è una tentazione a cui dire di no è impossibile: un vasetto di Nutella aperto..
Ma si dai..giro intorno al Forte e mi trovo sullo sterrato principale.
Ma, ahime, oggi è il giorno dei NO! Allo sbarramento (aperto) è affisso un cartello: “Strada chiusa. Riapre il 20 giugno”. Però è aperto e vado. Proseguo per qualche km e la strada è magnifica e inizio a pensare che questo è l'embrione del prossimo viaggio: la Via del Sale, quando sarà aperto.
Tornando indietro mi dico che il viaggio in moto è sempre imprevedibile, tutto può succedere, giusto pianificare e prevedere anche l'imprevedibile, ma basta girare le forcelle e la strada è sempre pronta a prenderci all'improvviso e rapirci di emozione.
Fabio
