Itinerario
proposto da Mario Giachino
Route des Cols - 1 - da Saint Jean de Luz al Col du Tourmalet, nella terra dei ciclisti.
Mi piacerebbe raccontarvi di un bel pezzo di strada lungo 900 km.
Sapevo già che era bello, me lo avevano detto in tanti, parlandomene, però, ognuno per il suo pezzetto. Io li ho voluti mettere in fila, quei 900 km, e gustarmeli uno dopo l'altro per venirveli, poi, a raccontare.
Non parliamo di una sola strada ma di un insieme di strade che corre sui Pirenei e unisce l'Atlantico al Mediterraneo (o viceversa, dipende da dove si arriva) e che i francesi hanno chiamato La Route des Cols.
Ogni tanto si sconfina in Spagna ma, grazie alle possibili varianti, il viaggio si potrebbe trasformare in un continuo avanti e indietro tra Francia e Spagna (e anche Andorra).
Noi restiamo su quello che è il tracciato conosciuto come Route des Cols, dove attraverseremo 39 Strade da Moto.
Da soli (senza zavorrina) sono consigliati tre giorni di viaggio anche se si potrebbe fare in due ma... in fondo non dev'essere un lavoro, vero?!
Con zavorrina io l'ho fatto in quattro giorni e, devo dire, è la soluzione ottimale: si ha il tempo anche per fermarsi, visitare, riposare, insomma: godersi il viaggio.
Percorriamola dall'Atlantico al Mediterraneo.
Giorno 1: da Saint Jean de Luz al Col du Tourmalet 294 Km
Giorno 2: dal Col d'Aspin al Col des Sept Frères 310 Km
Giorno 3: dal Col de Coudons a PortBou 296 Km
Appena usciti da San Juan de Luz ci dirigiamo verso il Col de Saint Ignace, il primo di una lunga serie che ci aspetta, la strada si presenta subito molto mossa e ben protetta dal bosco.
Superata Ainhoa entriamo in Spagna a Dantxaria (o Dantxarinea... abituiamoci ai nomi baschi!) dove percorriamo un pezzo della Carretera del Baztán, attraversando prima il Puerto de Otxondo e poi arrivando fino alla rotonda di Arizkun, dove prendiamo a sinistra verso Erratzu e il Col d'Ispéguy, che ci riporterà in Francia su una strada abbastanza stretta e tortuosa, al punto che spesso viene da chiedersi se non ci troviamo su una... strada da bici.
La domanda è opportuna, infatti questa zona è molto famosa per le sue strade che spesso, se non l'una, l'altra, sono teatro di tappe del Tour de France. Meglio tenere gli occhi aperti e non correre in quanto il numero di ciclisti, almeno durante la bella stagione, è piuttosto elevato. Ciò non toglie nulla alla bellezza del giro, vuoi perché sono molto più educati rispetto a quanto siamo abituati, vuoi perché, in ogni caso, i panorami che ci vengono offerti non spingono certo ad accelerare, favorendo così la pacifica convivenza tra moto e bici.
Continuiamo su strade tutte più o meno strettine fino al Col du Porteigt, immergendoci sempre di più nei Pirenei e nei loro panorami aperti e verdissimi e, soprattutto, facendo attenzione anche agli animali in mezzo alla strada: capre, pecore, mucche, altri motociclisti... ce n'è per tutti i gusti, comprese auto, furgoni e camper!
Scendiamo dal Porteigt su una strada che progressivamente si allarga e si prepara al gran finale, con tre magnifici colli per concludere la giornata: Col d'Aubisque e Col de Soulor, prima e, dopo un centinaio di km, il botto finale: il Col du Tourmalet.
Questi ultimi colli sono più ampi dei primi e ancora più popolati da ciclisti specie il Tourmalet, che è un vero e proprio must per ogni ciclista. All'inizio pare quasi inavvicinabile ma ben presto si scopre che non è così: non appena le auto riescono a passare i primi gruppi di ciclisti e le moto i primi gruppi di automobilisti, pian piano il traffico si sgrana e diventa molto più fluido.
Una giornata piena di soddisfazioni ma, se posso dire la mia, è bene partire senza troppe aspettative riguardo al Col du Turmalet: la sua fama lo precede ma vale per i ciclisti. Tra le Strade da Moto non lo metterei certo ai primi posti. Un bel colle ma come ne conosciamo tanti, niente di più.
Bene, tra il Tourmalet e il Col d'Aspin i posti per fermarsi a dormire sono proprio tanti, non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Continua sul Giorno 2: dal Col d'Aspin al Col des Sept Frères 310 Km